L’Alta Garfagnana è una parte ancora incontaminata della Toscana che offre spunti di vacanza di grande interesse paesaggistico, sportivo ed enogastronomico. Situata in provincia di Lucca, con il profilo delle Alpi Apuane che si staglia all’orizzonte, la valle è solcata dal fiume Serchio e dai suoi torrenti che la attraversano scavando profonde gole carsiche. La zona è costellata di piccoli borghi gioiello, immersi in una vegetazione lussureggiante, e fu luogo di elezione del poeta Giovanni Pascoli che amava trascorrere qui le sue vacanze.
Chi è appassionato di storia e di arte non deve mancare una visita a Barga, un grazioso centro medievale riconosciuto tra i "borghi più belli d'Italia" e bandiera arancione del Touring Club Italiano. Per gustare tutto lo spirito del luogo basta una passeggiata per le viuzze del centro fino alla bellissima Collegiata di San Cristoforo, il cui primo nucleo risale all’anno 1000, con una torre campanaria di cui sono conservate le antiche campane: proprio i loro rintocchi ispirarono a Giovanni Pascoli la poesia "L'ora di Barga". Molto grazioso è anche il Teatro dei Differenti, che vale la pena vedere magari approfittando di una rappresentazione nell’ambito del Festival Opera Barga (quest’anno dal 27 luglio al 6 agosto). Gli appassionati di musica possono anche optare per lo spirito swing del Barga Jazz Festival (dal 18 al 27 agosto). Chi preferisce atmosfere più introspettive trova a pochi chilometri di distanza, nella frazione di Castelvecchio, la villa che fu il rifugio estivo di Pascoli e della inseparabile sorella Mariù, la quale dedicò se stessa, dopo la morte del fratello, a mantenere intatta questa casa museo, così come il poeta l’aveva lasciata e pensata. Dalla loggia della villa, affettuosamente chiama “Bicocca” dal poeta, si gode una bella vista sulla e sul Monte Forato, un arco naturale di roccia al vertice di una montagna che in certe condizioni regala l’incanto di un duplice tramonto.
Gli amanti dello sport in cerca di una vacanza attiva possono invece sbizzarrirsi tra rafting e torrentismo lungo il corso del fiume Serchio, oppure passeggiare a cavallo, a piedi o in muontain bike in una natura intatta e a tratti quasi aspra. E se, dopo tanto sport, l’appetito reclama qualche attenzione, le eccellenze gastronomiche locali sono tutte da esplorare: ad esempio il Biroldo (un particolare tipo di sanguinaccio), il prosciutto Bazzone, da mangiare insieme al pane di patate (tutti presidi Slow Food), oppure assaggiare la minestrella di Gallicano, le torte di farro e patate oppure la trota cucinata in mille modi squisiti o uno dei tanti deliziosi formaggi locali.
Tutta da esplorare è anche la Tenuta e Parco del Ciocco, nato nel 1961 con l’obiettivo di far rivivere la montagna, le sue tradizioni, preservare la natura e insieme vivere lo sport e il relax. Il parco, con i suoi 700 ettari di estensione, offre innumerevoli possibilità di praticare molte discipline, tra cui la mountain bike lungo tranquilli percorsi adatti a tutti, ma anche con adrenaliniche discese off road tra boschi e pascoli; si può fare nordic walking, o andare a cavallo, cimentarsi nell’orienteering o addirittura mettersi alla prova nella guida dei fuoristrada, sotto la supervisione di istruttori esperti. Percorrendo i sentieri, immersi nel bosco di faggi e castagni, si possono scoprire antichi mulini, alpeggi di alta quota e piccole costruzioni di antica origine. All’interno del parco si trova il lussuoso resort Renaissance Tuscany Il Ciocco, ma ci sono anche strutture di ospitalità semplici e funzionali, pensate per le famiglie e per gli sportivi: raccolti intorno allo Sport Village si trovano gli Chalet, graziose e confortevoli baite in legno completamente attrezzate, e i Campus Apartments, residenze semplici e funzionali per coppie o per famiglie, immerse nel bosco di castagni. Tra i diversi ristoranti della Tenuta, merita una sosta la Taverna dello Scoiattolo, una baita di montagna (aperta su prenotazione) in cui gustare gli eccellenti prodotti locali in una sala da pranzo suggestiva e intima.