la morte con un drone Usa nel 2012

Al Qaeda contro gli Usa: "Giovanni Lo Porto è un nostro martire"

Il cooperante italiano e l'americano Warren Weinstein, rapiti dai talebani e poi uccisi da un drone Usa nel 2012, erano diventati musulmani. Dubbi sulla conversione. La famiglia: "Nessun rispetto per questo ragazzo, nemmeno da morto"

Giovanni Lo Porto, il 39enne cooperante italiano rapito in Pakistan dai talebani e ucciso da un drone americano nel 2012 in un'operazione antiterrorismo, è "un fratello martirizzato". Lo afferma nell'ultimo video-proclama diffuso su canali Web vicini ad Al Qaeda, il leader della cellula jihadista fondata da Bin Laden, Ayman al-Zawahiri. Ma l'affermazione è tutta da verificare: nessuna controprova, nessuno può dire se e come la presunta conversione sia maturata.

Nel filmato, in cui l'italiano compare vestito di nero, c'è un monito a Washington in cui si afferma che "gli americani non hanno ucciso né l'ebreo Weinstein (l'altro ostaggio nelle mani dei talebani con il siciliano, ndr) né l'ateo Lo Porto". E' l'ennesima provocazione di Al Qaeda? Probabilmente sì, un proclama che non guarda in faccia a niente e nessuno.

La famiglia di Lo Porto senza parole: "Non c'è rispetto per questo ragazzo nemmeno da morto. Vergognatevene"

La notizia della morte di Lo Porto arrivò alla famiglia e in Italia sono nell'aprile 2015, dopo tre anni di silenzio sul rapimento, avvenuto in Pakistan nel gennaio del 2012. A darla fu il presidente Usa, Barack Obama in persona, che in quella stessa occasione si scusò per l'errore commesso dal drone della Cia: durante quell'operazione anti-terrorismo al confine tra Pakistan e Afghanistan fu colpita una base in cui c'era l'ostaggio italiano con altri rapiti stranieri, tra questi l'americano Warren Weinstein.

Ora Al Qaeda sostiene che quel giorno furono "martirizzati i nostri stimati e rispettati zio Ishaq l'americano e Muhammad l'italiano". E il video si conclude con l'augurio: "Possa Allah accettare il martirio dei due fratelli". L'affermazione della conversione dei due prigionieri resta da verificare: spesso i terroristi costringono i rapiti ad abbracciare la fede islamica. In caso contrario, li uccidono.