L’hanno chiamato “Premio Giornalistico Papa”, in riferimento al soprannome affibbiato a Ernest Hemingway dall’amico Gerald Murphy, al ritorno da uno dei suoi primi viaggi in Spagna. Da Caorle (Venezia) un premio per studenti universitari e frequentatori delle scuole di giornalismo, aspiranti reporter o aspiranti scrittori. Francesco Battello, Maria Chiara Billi e Maila Marangone sono i tre finalisti di questa seconda edizione.
La giuria ha scelto le Presidenziali USA 2016 come traccia per la stesura dell'articolo che decreterà il vincitore. Sette giornate intense di iniziative (tra dibattiti, concerti, presentazione di libri, visite museali) promosse dall’Associazione culturale Onlus "Cinzia Vitale".
Un'occasione per scoprire Caorle – provincia di Venezia - la sua laguna, i casoni di caccia nascosti tra i canneti. Luoghi che Hemingway amava moltissimo, tanto da tornarci per diversi anni di seguito, ospite nella villa padronale del Barone Franchetti nella Tenuta San Gaetano.
Serate indimenticabili, per i partecipanti, seduti a tavola a degustare bottiglie di Amarone, insieme ai bigoli in salsa, al brodo con l’uovo crudo e alle anguille ai ferri preparati dalla governante Nina Botoss. E poi via, alle prime luci dell’alba, accompagnati dal barcarolo, per raggiungere le botti di legno immerse nell’acqua dove appostarsi per cacciare le anatre. Un ambiente a tutt'oggi pressoché incontaminato, e descritto mirabilmente da Hemingway nel romanzo “Di là del fiume e tra gli alberi”.
Gli organizzatori stanno già lavorando alla prossima edizione del Premio, luglio 2017, che coinciderà con il centenario della nascita di Fernanda Pivano, grande amica di Hemingway. Si conobbero nel 1948, a Cortina, e fu lei a curare le versioni italiane della maggior parte dei romanzi scritti da “Papa”. Nel 1943 venne addirittura arrestata – accusata di vilipendio alle Forze Armate – per la traduzione del testo di “Addio alle Armi”.