In occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, un giornale tedesco, il Frankfurter Rundschau, ha pubblicato un lungo articolo dedicato al Sommo Poeta. Non si tratta però di un omaggio. Nell'editoriale, a firma di Arno Widmann, si legge infatti: "Dante Alighieri non ha inventato nulla, né il 'volgare' cioè l'italiano, né il viaggio nell'al di là descritto nella Divina Commedia, per cui non si capisce che cosa debbano festeggiare gli italiani".
"L'Italia lo loda come uno di coloro che hanno portato la lingua nazionale ai vertici della grande letteratura. In un certo senso, ha creato il linguaggio per il suo lavoro", si legge ancora nel testo in cui analizza la situazione linguistica nell'Italia di Dante, rilevando che "la prima poesia d'arte in lingua madre in Italia è stata scritta in provenzale", cioè il "Livre du Tresor" di Brunetto Latini.
Nulla di nuovo, secondo l'autore tedesco, neanche per il tema della Divina Commedia. "Nella tradizione musulmana c'è il racconto del viaggio di Maometto in Paradiso", ha scritto Widmann che cita uno studio dell'arabista spagnolo Miguel Asin Palacios, secondo cui il poeta fiorentino avrebbe conosciuto e usato il testo.
"Il poema di più di 14mila versi vuole essere un ponte di 1300 anni con l'Eneide di Virgilio. Un'opera del genere ha bisogno di un ego enorme", prosegue l'articolo, che poi passa ad analizzare la disposizione di Dante di ricomprendere il mondo passato e presente con la lente morale dei 'sommersi e salvati', una visione decisamente diversa da quella dell'autore lontano quattro secoli, William Shakespeare, a cui viene paragonato.
Nell'articolo viene infatti rivolta una critica allo scrittore statunitense naturalizzato britannico T.S. Eliot, che in un famoso saggio del 1929 si sarebbe reso colpevole di aver accostato Dante a William Shakespeare.
Al quotidiano tedesco ha risposto il ministro della Cultura italiano, Dario Franceschini, citando proprio Dante. "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Inf. III, 51)", ha scritto su Twitter. Il capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Cultura, Federico Mollicone, ha definito "inaccettabili le parole del Frankfurter Rundschau contro Dante Alighieri, simbolo nazionale e poeta universale. Non ci permetteremmo mai di sminuire la grandezza di Goethe, peraltro ammiratore della bellezza, dell'arte e del paesaggio italiano". I ministri Dario Franceschini e Luigi Di Maio hanno quindi chiesto le scuse ufficiali dai rispettivi omologhi Monika Grutters e Heiko Mass per "questo oltraggio a un simbolo nazionale".