La Pokemon Go mania continua a imperversare, anche per le strade italiane. A Padova, all'alba, due universitari di 20 e 19 anni, a bordo di uno scooter, sono stati multati perché sorpresi dai carabinieri, alla guida del mezzo, mentre giocavano con l'app del momento. Fermati, i due erano senza documenti e con in mano uno smartphone e un tablet per catturare Pikachu & Co. A verbale hanno fatto mettere: "Eravamo a caccia dei pupazzetti". Ai due una multa di 210 euro, la prima sanzione in Italia per i patiti della realtà aumentata.
Secondo quanto riporta Il Mattino di Padova, Marcello, 20enne iscritto alla facoltà di Economia, e Arturo, 19enne iscritto a Matematica, si sono svegliati all'alba per andare a caccia dei tanto amati mostriciattoli sfruttando l'assenza di traffico e di altri allenatori. Saliti sul motorino, sia il guidatore che il passeggero hanno immediatamente inforcato il loro dispositivo mobile ma, quando il traffico si è intensificato, si sono trovati di fronte a una pattuglia dei carabinieri.
La motivazione della bravata? "Ci siamo alzati molto presto per essere più liberi di muoverci per catturare Pokemon. Quando, intorno alle 8, il traffico si è intensificato e ci siamo trovati davanti i carabinieri". La notizia ha fatto immediatamente il giro del web e l'allarme si fa crescente: con Pokemon Go potrebbero accadere eventi ben più spiacevoli e pericolosi.