E' morto Massimo "Max" Fanelli, l'uomo che da tempo lottava contro la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e che, nonostante le sue condizioni, continuava la battaglia per la legge sul fine vita. Aveva 56 anni. Fanelli è morto nell'ospedale di Senigallia dove era ricoverato per via dell'aggravarsi delle sue condizioni. Attraverso i social aveva fatto sapere che la malattia stava aggredendo l'occhio destro, l'unico contatto con il mondo.
Il presidente del Consiglio regionale delle Marche chiede ora che si intervenga con la legge che per tanto tempo Fanelli ha chiesto. "Dopo infinite sofferenze - dice - è morto Max Fanelli. La battaglia che ha condotto coraggiosamente in questi anni ha permesso di scuotere le coscienze di cittadini e amministratori su un tema delicatissimo come quello del 'fine vita'".
"Il Consiglio regionale - continua - si è impegnato unanimemente a sollecitare più volte il Parlamento a legiferare su questa delicata materia. Mi auguro che il ricordo, le sofferenze, l'ostinazione e il coraggio di Max Fanelli spingano ora i nostri legislatori ad approvare in tempi rapidi una legge che sarebbe prima di tutto un atto di civiltà. Un grazie pieno di riconoscenza a Max e un affettuoso abbraccio alla sua famiglia".