Gli attacchi terroristici e le crisi internazionali costringono i tour operator a ridisegnare le mappe del turismo. L'estate 2016 sarà ricordata per il considerevole calo di richieste di viaggi all'estero: 50% in meno rispetto agli anni precedenti. Secondo una ricerca di Coldiretti, inoltre, la paura condiziona la scelta per le vacanze anche degli italiani: uno su quattro ripensa alla destinazione delle ferie e si sale al 41% tra gli under 24. Ma Sicilia e Spagna resistono al terrore.
Mete a rischio Vengono disertate dai turisti della bella stagione quelle destinazioni che, fino a poco tempo fa, erano privilegiate. Un esempio su tutte, la Turchia: nel 2014 era la sesta località più ambita, mentre ora, secondo i tour operator, sarebbe uscita completamente di scena.
Stesso discorso per la Tunisia, considerata poco sicura a partire dal 2015, dopo il massacro sulla spiaggia di Sousse e la strage al museo del Bardo.
E anche la Francia perde quota. Le conseguenze della strage di Nizza non sono ancora calcolabili, ma il flusso di turisti si è praticamente dimezzato dagli attentati di novembre a Parigi.
Infine, si riducono i voli verso l'Egitto, il Marocco e tutto il Maghreb.
Le destinazioni più richieste In questa situazione la Grecia conquista posizioni e turisti, dopo una stagione negativa dovuta all'emergenza migranti. Ma chi ci guadagna davvero è la Spagna: aumentano del 30-35% le richieste su Canarie e Baleari, percepite come più sicure.
Sicilia al top In ascesa anche la domanda per le vacanze in Italia. Molti connazionali rimangono in patria e gli stranieri dimostrano di apprezzare sempre di più spiagge e montagne della penisola. In queste condizioni, la Sicilia insieme alla Calabria potrebbero trasformarsi in tappe quasi obbligate, figurando nella lista delle nuove rotte preferite dai viaggiatori. Nell'isola i segnali sono confortanti: l'aeroporto di Palermo ha registrato nel primo semestre del 2016 un incremento di passeggeri, nazionali e non, del 13,2% e un aumento di voli dell'8,6%.