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Caso Olivetti, la testimonianza: "Mio nonno vittima dell'amianto"

Parla Claudia Cesare Nicolin, nipote di Marcello Costanza, dipendente dell'azienda di Ivrea

"Finalmente un tribunale che si muove in tempi brevi e fa giustizia". All'indomani della sentenza in primo grado sul caso Olivetti, parla Claudia Cesare Nicolin, nipote di Marcello Costanza, dipendente dell'azienda di Ivrea. "E' positivo che si voglia garantire una tutela alle famiglie", aggiunge la donna. L'uomo, vittima dell'amianto, è morto nel 2012 all'età di 75 anni: "Mio nonno ha lavorato tutta la vita per la Olivetti, e la considerava casa sua. In azienda aveva anche conosciuto mia nonna, sua moglie".

Alle parole di Carlo De Benedetti, che dice di essere stato condannato per reati infami che non ha commesso, la donna replica: "Non sapere nulla e chiamarsi fuori rientra nel malcostume italiano. In ogni caso ci sono dei giudici che fanno il loro lavoro, ci sono altri gradi di giudizio e noi andiamo avanti. Alla fine si saprà la verità".

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