La classifica di McKinsey

La società McKinsey annuncia i lavori più automatizzabili

La società di consulenza McKinsey stila la classifica delle occupazioni più automatizzabili. A rischio, gli impieghi legati alla produzione industriale e alla ristorazione

Secondo la società di consulenza McKinsey, alcune professioni, nel prossimo futuro, potrebbero essere automatizzate. La classifica stilata dalla multinazionale non minaccia i manager e i dentisti, a differenza di coloro che sono impiegati nella ristorazione o nelle fabbriche, più facilmente sostituibili dai robot.

L'indagine - I ricercatori hanno analizzato oltre 2mila compiti svolti nell'ambito di 800 occupazioni e hanno individuato categorie più a rischio di altre: in primis, i lavori di produzione industriale e i servizi legati al cibo e alla vendita al dettaglio. Nel comparto della produzione industriale, McKinsey afferma che il 59 percento di tutti i compiti può essere automatizzato, valore che sale al 73 percento nella ristorazione. La rivoluzione dei robot non sembra minacciare i manager, gli igienisti dentali e chi è impiegato nel settore della sanità o dell'educazione.

I robot smart e le intelligenze artificiali minacciano non solo la catena di montaggio, già ampiamente automatizzata, ma tutti coloro che svolgono compiti particolarmente ripetitivi come impacchettare oggetti e preparare cibi. Professioni che potrebbero essere rimpiazzate da tecnologie veloci e già disponibili sul mercato.

Gli esempi - Foxconn, l'azienda asiatica fornitrice di Apple e Samsung, ha già sostituito 60mila dipendenti con delle macchine, mentre Elon Musk, il patron di Tesla, vuole costruire un robot per le faccende domestiche, alla portata di tutti.

A Londra hanno debuttato i robot fattorini, protagonisti di un nuovo sistema di consegna a domicilio tecnologico che verrà presto testato in altre città.

Anche l'Italia si adegua a questa nuova tendenza: i robot lavoratori sembrerebbero essere 155 ogni 10mila lavoratori umani. L'Università Federico II di Napoli ha ideato addirittura un automa pronto a fare la pizza e a infornarla.

Un cervellone potente come quello di Watson è in grado di inventare ricette e di dare consigli per lo shopping e un robot come Pepper è già impiegato in negozi di telefonia e a bordo di navi da crociera: insomma, le prospettive illustrate dalla multinazionale McKinsey non sembrano essere poi così lontane.