I carabinieri di Napoli hanno eseguito sei ordinanze di custodia nei confronti di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati con la tecnica del "buco". Tre dei coinvolti erano già in carcere, una ai domiciliari e due in libertà. Durante le indagini i militari hanno sventato sei furti, scoprendo i lavori in prossimità di gioiellerie e boutique del centro cittadino.
L'ordinanza è stata emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura del capoluogo campano che ha coordinato le indagini, durante le quali i Carabinieri della compagnia Napoli Centro hanno sventato sei furti, scoprendo 'buchi' in prossimità di gioiellerie e boutique del centro cittadino. Gli investigatori, inoltre, hanno ricostruito la presunta organizzazione e le modalità di attuazione di un furto in una gioielleria.
Tre degli indagati erano stati arrestati nel novembre 2015 quando furono sorpresi a scavare un buco in una condotta fognaria, con tute impermeabili, arnesi da scasso, torce e trasmittenti in grado di comunicare nel sottosuolo.