Parigi, Bruxelles, Nizza. E poi ancora Sousse, il Mar Rosso, Istanbul. L'obiettivo dei terroristi islamici sembra essere chiaro: spargere il terrore nei luoghi frequentati da viaggiatori per via di cultura e turismo. Dai musei alle spiagge fino agli aeroporti, senza dimenticare la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, i fondamentalisti stanno puntando a colpire località meta dei vacanzieri, per l'arte o il relax al mare.
La Promenade des Anglais è l'ultimo paesaggio da sogno attaccato dai fondamentalisti. Prima ancora, nel giugno del 2015, la spiaggia di un resort di Sousse in Tunisia (con 38 vittime) e Sharm El Sheik, ottobre 2015, con un charter russo appena decollato schiantatosi nella penisola del Sinai. Senza dimenticare luoghi crocevia degli spostamenti come gli aeroporti di Zaventem e Istanbul, oppure la metropolitana di Maelbeck. Il terrorismo punta a minare le abitudini e lo stile dei vita Occidentale, spargendo sangue su centri di cultura come il centro proprio di Istanbul, a due passi dalla Moschea Blu.