"Mio figlio è cambiato dopo la Dad. A scuola prima era bravo, ma con la didattica a distanza è diventato violento". La madre del ragazzo che ha aggredito con 20 coltellate Marta Novello a Modigliano Veneto (Treviso) racconta così i momenti difficili vissuti in questi ultimi mesi dal 15enne, che ora si trova nel carcere minorile della città veneta con l'accusa di tentato omicidio.
"Dopo la Dad" - "Aveva buoni voti - dice in un'intervista al "Corriere della Sera" -, poi è cominciata la didattica a distanza. E da quando la squadra di calcio in cui gioca ha sospeso gli allenamenti, la situazione è peggiorata. E' come se, in mezzo a tutte queste restrizioni, non riuscisse a trovare un equilibrio. Credo che lunedì il suo cervello abbia avuto una sorta di blackout. Non è una giustificazione, lo so".
La ricostruzione della madre - Il quindicenne frequenta un istituto alberghiero, la donna è una ragazza madre: il padre se n'è andato prima che suo figlio nascesse. Lo ha allevato da sola, con l'aiuto del fratello e dei genitori. Lavora come cuoca e il giorno dell'aggressione, lunedì, racconta di essere tornata a casa nel pomeriggio. Si è subito accorta che il figlio se n'era andato lasciando il cellulare a casa. Ha chiamato gli amici che non l'avevano visto. "Ho cominciato a preoccuparmi e sono uscita a cercarlo. Aperta la porta, mi sono trovata i carabinieri davanti".
Non appena ha saputo che Marta si era risvegliata dal coma, è scoppiata in lacrime, commossa. "Sapere che se la caverà mi rende davvero tanto felice - racconta -. In queste ore ho pensato continuamente a lei e al dolore dei suoi genitori. Mi dispiace, quello che ha fatto mio figlio è grave".
I punti oscuri - Sull'aggressione restano ancora molti punti oscuri. Non è chiaro quale possa essere stato il movente, anche se l'ipotesi è quella di una rapina finita male. Ma la madre dice di non spiegarsi perché il ragazzo cercasse soldi. "Non fa uso di droga e non abbiamo problemi economici", assicura.