"L'app "Pokemon Go" è proibita dall'Islam, è come l'alcol". Ad affermarlo è Abbas Shouman, vicecapo e assistente dell'imam di Al Azhar, la massima autorità islamica sunnita in Egitto. Da una frangia del mondo islamico arriva quindi una dura condanna all'applicazione che sta spopolando in tutto il mondo, rilanciando il celebre marchio dei primi anni Duemila.
Secondo Abbas Shouman infatti il videogioco "influenza la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza". L'applicazione al momento non è disponibile per il mercato egiziano, ma molti giovani sarebbero comunque riusciti a procurarsi il gioco sui propri smartphone.
Per il religioso di Al Azhar la tecnologia dovrebbe essere utilizzata solo per permettere all'uomo di risparmiare tempo e fatica, non per semplice diletto, con il rischio di trasformare così il telefono cellulare in una "ossessione", distogliendo le persone dalla preghiera.