Per molti è una vocazione, per altri è un colpo di fulmine: di cosa stiamo parlando? Di una professione che piace tanto ai giovani: la parrucchiera. Secondo un'indagine, infatti, emerge che per 3 italiani su 5 quesro lavoro offre grandi opportunità occupazionali. E la percentuale sale al 67% tra chi svolge professioni ben retribuite. Il mestiere di parrucchiere, inoltre, piace agli italiani perché è creativo (per più del 90% del campione), affascinante (quasi il 74% del campione) e allo stesso tempo permette di mettersi in proprio (più dell’80% del campione).
E’ il mercato più importante della bellezza professionale in Italia ed è ai primi posti in Europa, prima di quello francese e inglese. Sono i dati presentati da L’Oréal Italia Prodotti Professionali, che fotografano un mercato vitale e con una significativa rilevanza sul Pil nazionale. Eppure sono pochi gli italiani che lo sanno. Dall’Indagine Eumetra Monterosa “I mestieri emergenti: la professione del parrucchiere”, emerge infatti che poco più del 50% degli italiani è al corrente della rilevanza economica del settore.
“La coiffure è il primo mercato della bellezza professionale”, ha spiegato Antonio Martinez-Rumbo, Direttore Generale di L’Oréal Italia Prodotti Professionali, “La nostra mission, come leader del settore, è rivolta alla valorizzazione e alla modernizzazione della professione. Ricerca e innovazione, formazione eccellente e continua, digitalizzazione dei saloni sono i pilastri della nostra strategia. L’obiettivo è di favorire la crescita e il diffondersi delle capacità creative e manageriali dei parrucchieri, a cominciare dai più giovani, per rendere questo settore sempre più apprezzato e produttivo”.
E i livelli di gradimento aumentano se dall’indagine demoscopica ci si sposta su quella rivolta a sondare le opinioni dei parrucchieri sul loro mestiere. L’86% dei parrucchieri adulti è molto soddisfatto della propria professione e la percentuale sale a oltre il 90% nei giovani. La dimensione creativa e quella sociale della professione sono ai primi posti delle preferenze dei giovani mentre per gli adulti, oltre alla componente creativa, è presente anche quella legata alla sicurezza economica e familiare. Tra i contro del mestiere, invece, al primo posto sia per i giovani sia per gli adulti emerge lo scarso prestigio legato alla professione mentre le prospettive di guadagno sono solo al quarto posto.
“Questo risultato ci conferma che le nostre iniziative e il nostro impegno stanno andando nella giusta direzione” sottolinea Antonio Martinez-Rumbo, “l'azienda ha sempre puntato sulla formazione, perché si tratta di una leva determinante per valorizzare la professione e migliorare la qualità del servizio offerto. Si è da poco concluso il primo anno del corso di formazione superiore dedicato ai parrucchieri, che abbiamo realizzato in collaborazione con lo IAAD, una delle più prestigiose Università del design in Italia e nel mondo. E sul fronte della formazione continua le nostre Accademie solo nel 2015 hanno erogato 1.400 corsi di formazione per un totale di 66.000 contatti formativi”.