Zika, scoperti anticorpi che bloccano o aiutano il virus
La ricerca è stata realizzata dall'Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona. Durante i test è stata presa in esame la risposta immunitaria dell'uomo all'infezione
La lotta contro il virus Zika registra nuovi preziosi alleati. Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona ha individuando un gruppo di anticorpi "buoni" capaci di bloccare l'infezione e altri "cattivi" che invece aumentano la risposta se la persona si ammala. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, apre la strada a nuovi test di diagnosi e approcci terapeutici.
Gli anticorpi "buoni" - "Sono tre i risultati principali del nostro lavoro - ha precisato Antonio Lanzavecchia, direttore dell'Irb -. Il primo che abbiamo identificato degli anticorpi 'buoni', capaci di neutralizzare e bloccare il virus non solo in provetta, ma anche negli animali". Gli anticorpi super potenti individuati dai ricercatori svizzeri rappresentano un possibile approccio per la terapia contro il virus Zika per la loro efficacia immunitaria o di prevenzione nel caso di donne incinta.
Gli anticorpi "cattivi" - "Il secondo risultato - ha osservato Lanzavecchia - è che abbiamo scoperto che esistono anche degli anticorpi di Zika 'cattivi', che in chi si è già ammalato possono aumentare e portare ad un'infezione letale nel caso contraggano il virus Dengue". Infine i ricercatori hanno anche identificato degli anticorpi utili per effettuare test di screening e individuare chi in passato si è ammalato di Dengue o Zika.
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