Il "Concerto in Piazza" ha concluso la 59esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Estremamente positivo il bilancio del manifestazione, tracciato dal direttore artistico Giorgio Ferrara, che ha parlato al pubblico presente prima del concerto: 80mila le presenze quest'anno nella città umbra, con un incremento di 10 mila unità rispetto alla precedente edizione. L'orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma ha eseguito il "Pelleas e Melisande" di Arnold Schonberg, il "Gold un Silber Waltz" di Franz Lehàr e la "Rapsodia in Blue" di George Gershwin. Ques'ultimo pezzo eseguito dall'Orchestra con Stefano Bollani al pianoforte.
Il geniale pianista è gradito ospite questa settimana a "Popular". "Emozionante suonare a Spoleto con un' orchestra come quella dell'Accademia di Santa Cecilia - dice Bollani -, in un festival che in quasi sessanta anni di storia non ha mai badato alla distinzione tra i vari comparti dello spettacolo: musica, prosa o danza, ma anche tra i generi musicali: dal barocco alla musica del '900. Proprio con questo spirito ho proposto una "Rapsodia in Blue" dove i temi giocano tra loro e si ricorrono. Quella dell'Accademia di Santa Cecilia è un'orchestra con la quale ho lavorato spesso, con direttori come Conlon o Harding, magistralmente diretta da Antonio Pappano. A Spoleto per la prima volta ho suonato con questo prestigioso direttore d'orchestra, anche lui come me aperto a tutta la musica".
Il vostro concerto a Spoleto ha confermato la versatilità di questa orchestra...
La duttilità dell'orchestra dimostra che anche suonando musica classica ci si può divertire e far divertire il pubblico. Il lavoro che ho fatto recentemente su Frank Zappa, testimonia quanto per me i vari generi non siano importanti, ciò che realmente conta è emozionare il pubblico, con una proposta musicale di qualità. Tra i compositori che amo molto anche Nino Rota che oltre ad essere stato una grande compositore è stato una grande amico del Festival dei due Mondi di Spoleto.
Pubblico attento ma anche caloroso...
Sono stato sorpreso del grande calore del pubblico: la piazza è meravigliosa, credo sia merito di questa location, se la gente riesce a liberarsi dai pensieri di ogni giorno ed aprire la mente all'ascolto della musica. Considero il concerto a Spoleto per il festival dei Due Mondi un' altra opportunità per imparare e migliorarmi.