In tempi di Brexit, può risultare fuori luogo marcare le origini british di un prodotto. Ma MINI è inconfondibilmente britannica, anche se da quasi un ventennio gravita nellʼorbita tedesca del gruppo BMW, come lʼaltra britannica Rolls-Royce del resto. La nuova versione Seven è la prova provata dellʼidentità british di MINI: le strisce sul cofano color malto sono quasi una bandiera sullo sfondo azzurro di carrozzeria (lapis luxury blue).
Le nuove MINI Seven, disponibili sia a 3 che 5 porte, prendono il nome dalla Austin Seven, il modello che nel 1959 diede il via alla produzione della MINI classica, quella disegnata da sir Alec Issigonis. Le motorizzazioni sono 4, due diesel da 116 e 170 CV e due benzina da 136 e 192 CV. Per qualità del design e dotazioni si pongono al vertice della gamma MINI, con dettagli esclusivi come i cerchi in lega da 17 pollici, il tetto e le calotte dei retrovisori con colori a contrasto, e per gli interni una selleria in stoffa/pelle color “marrone malto diamante” e superfici in “piano black”. Di serie sono 6 airbag, i seggiolini per bambini Isofix e la spia della pressione pneumatici per ogni singola ruota.
Il pacchetto di equipaggiamenti MINI Seven Chili, offerto come optional, accentua il carattere premium dellʼauto. Prevede infatti i proiettori e i fendinebbia a LED, il climatizzatore automatico bizona, il computer di bordo, il MINI Driving Modes, il volante sportivo in pelle con tasti multifunzione e i tappetini in velluto. Quel che sorprende è la quantità di accessori proposti come optional, anche di natura tecnica, come lʼassetto sportivo con Dynamic Damper Control per la gestione ottimizzata degli ammortizzatori, la telecamera di retromarcia e la frenata dʼemergenza. Optional anche il Controller sulla consolle centrale con display a colori di 8,8 pollici. I prezzi della nuova MINI Seven partono da 23.950 euro per la carrozzeria a 3 porte e da 24.750 per la 5 porte.