Brexit, discussa la petizione online: "Decisione irreversibile"
Qualcuno ci aveva sperato, visto il numero di firme raccolte, che la petizione al governo per annullare il referendum sulla Brexit cambiandone il quorum, potesse funzionare. Arriva invece la doccia fredda: la decisione è irreversibile. Arriva però la, scontata, risposta del governo che ha stabilito che sia stato un eccezionale esercizio di democrazia e ci sia una sola cosa da fare a questo punto: preparare al meglio l'uscita dalla Ue.
Pochi giorni dopo il referendum sulla Brexit, un piccolo spiraglio di speranza aveva cominciato a balenare tra i Brexi-pentiti e tutti coloro che avevano votato (o si erano dimenticati di farlo) contro l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Una petizione che rivedeva il quorum del referendum, di fatto invalidandolo, presentato sul sito del Parlamento britannico, aveva cominciato a mietere centinaia di migliaia di firme. Anche perché, come anche Tgcom24 aveva provato, potevano di fatto partecipare tutti. Le firme, al momento, sono oltre 4 milioni, segno comunque tangibile dell'interesse riposto in questa petizione. Il Parlamento, al raggiungimento delle 100mila, si è impegnato a discuterla ed ora è arrivato il verdetto da parte del governo: non c'è niente da fare, il processo è irreversibile, non resta che prepararsi all'uscita.
"Esempio di democrazia unico e irripetibile" "Come ha spiegato chiaramente il Primo Ministro nel suo discorso alla Camera dei Comuni il 27 giugno - si legge nella risposta del Governo -
il referendum è stato uno dei più grandi esercizi di democrazia nella storia britannica con oltre 33 milioni di persone che hanno partecipato al voto. La decisione deve essere rispettata". Insomma, nessuna seconda o terza possibilità. Anche perché, prosegue , "
ora dobbiamo preparare il processo di uscita dall'Unione Europea e il Governo è impegnato ad assicurare il miglior risultato possibile nei negoziati per i cittadini britannici".
Insomma, c'eravamo tanto illusi, anche di poter influire sulle decisioni altrui in una sorta di grande democrazia partecipativa 2.0. Il nostro voto, infatti, non è mai stato cancellato (nonostante le minacce), anzi, abbiamo ricevuto una email da parte del Parlamento britannico che ci comunicava la risposta del Governo alla nostra petizione. Ottimo segnale di funzionamento dell'apparato, ma anche del fatto che davvero chiunque potesse partecipare senza controllo come avevamo supposto.
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