Gori perde la causa con la Rusic per un Basquiat da 6 milioni di dollari

Cecchi Gori sconfitto in tribunale, a Rita un quadro da 6 milioni

La sentenza, della corte americana, ha ritenuto tardiva l'istanza presentata dai legali del produttore. Il giudice ha messo fine ad una diatriba che durava dal Duemila.

Rita Rusic, ex moglie del film-maker Cecchi Gori, potrà tenersi il quadro Wine of Babylonia del famoso artista americano Jean-Michel Basquiat.
È questa la sentenza del giudice americano che ha respinto la richiesta, del produttore, di riavere il quadro appeso in quella che è diventata, a tutti gli effetti, casa di proprietà della Rusic in via Prati a Roma.

Ad una sentenza simile, era già arrivato il tribunale di Roma che aveva accolto la tesi difensiva dei legali della Rusic: se anche ci fosse stata un'appropriazione indebita, aveva detto il giudice, questa sarebbe avvenuta nel periodo di separazione dei due coniugi e, visto il numero di anni trascorsi - i due si sono sepatati nel 2009 - la Rusic è stata assolta.

Proprio dopo la senzenta sfavorevole, Cecchi Gori ha deciso di scomodare i giudici americani che purtroppo non gli hanno dato ragione.

La tela di Basquiat era stata acquistata da Gori per 330.000 mila dollari dalla Tony Shafazi Gallery di New York. Ora, nonostante la sentenza americana citi in una postilla che, per gli avvocati della Rusic, il quadro sia scomparso dalla casa romana, nessuno può fermare la bella Rita dall'ammirare il costoso quadro appeso in salotto.