Praga è un grande libro di storia e d’arte sotto il cielo, tutto da sfogliare, di palazzo in monumento, di secolo in secolo. Alcuni capitoli di questo libro, soprattutto in epoca più recente, sono particolarmente rappresentativi di un’identità storica e artistica tutta ceca, che nasce dal contagio europeo ma poi assume forme proprie, come ad esempio lo stile Liberty, che nella capitale ceca assume un’importanza particolare.
Ancora trascurato dai grandi itinerari turistici, spesso offuscato dalla maestosità e dalla notorietà di antiche vestigia, monumenti del passato ed edifici nostalgici, c’è un volto modernista della Repubblica Ceca che vale davvero la pena scoprire e rivalutare. Accanto ai capolavori gotici, rinascimentali, barocchi, neorinascimentali che tanto contribuiscono all’immagine leggendaria di Praga e della sua terra, ecco la leggerezza del Liberty che con le sue linee fluide e armoniose e la predilezione per i decori rompe gli stili tradizionali nel segno delle avanguardie europee.
Un tripudio di bellezza - Nel periodo precedente alla Grande Guerra, in Repubblica Ceca si assistette al fiorire dello stile Liberty. La sua leggerezza, eleganza e motivi floreali, il suo cromatismo insolito e la predilezione per le linee sinuose sono in qualche modo una prima conseguenza dello sviluppo industriale, o meglio una risposta alla bruttezza e “brutalità” dell’industria. A plasmare l’Art Nouveau ceca, e non solo, è l’artista moravo –pittore e scultore- Alfons Mucha (1860-1939), formatosi e ispiratosi a Vienna, Parigi e negli Stati Uniti ma poi tornato nella sua terra natia. I suoi manifesti ariosi e vivaci, raffinati e sensuali -per lo più locandine teatrali che ritraggono l’attrice francese Sarah Bernhardt, dall’eterea bellezza- universalmente noti e spesso oggetto di mostre nel mondo, sono diventati simbolo assoluto del liberty.
La raffinata eleganza del municipio di Praga - Alla sua mano delicata ed elegante vengono per esempio affidate anche le decorazioni della Casa Municipale, in piazza Repubblica. L’edificio, considerato il massimo esempio di Art Nouveau a Praga, accoglie con una facciata ridondante di stucchi e statue. La Sala del Sindaco è interamente decorata da Mucha, che mette la sua firma anche nella Sala Primatorsky e nelle vetrate del frontone ad arco dell’ingresso principale. Attrazione nell’attrazione di questo vasto tempio liberty –con tanto di caffé e ristoranti in stile- è certamente la grande Sala Smetana, lussuoso salone da ballo sotto una cupola di vetro, oggi sala da concerti.
Gli alberghi e l’art noveau - Nella capitale, oltre alla Casa Municipale, parlano il linguaggio nuovo del Liberty anche numerosi altri monumenti. Tra questi, i palazzi dell’elegante via Parizska, dove le grandi griffe mondiali dello shopping hanno trovato casa in un contesto architettonico unico. Grandi esempi di arte e decorazione liberty albergano poi, è proprio il caso di dirlo, in alcuni tra i più begli alberghi d’epoca della capitale: il Grand Hotel Europa in piazza Venceslao, con il suo trionfo di oro, ferro forgiato, mosaici colorati e la tipica tettoia d’ingresso, ma anche l’Hotel Paris Prague, l’Art Nouveau Palace Hotel, l’Hotel Meran, il K+K Central, l’Hotel & Café Imperial e l’Hotel Villa Voyta.
La villa decorata da Gustav Klimt - Per gli amanti del genere, tappe imprescindibili in giro per il Paese sono Villa Primavesi a Olomuc, costruita sopra mura della città in stile Secessione viennese e decorata da diverse prestigiose firme dell’epoca, tra cui anche Gustav Klimt, e Casa Felix Zawojski a Karlovy Vary, costruita nei primi del ‘900 in un tripudio di oro, stucchi e ferro battuto per lo stilista e sarto Felix Zawojski e oggi elegante albergo della nota località termale. Altro capolavoro di Art Nouveau è Villa Jurkovic a Brno-Žabovřesky, costruita nel 1906. Residenza dell'architetto slovacco Dusan Jurkovic (1868–1947).
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