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Grecia: a spasso in barca a vela tra le isole del Dodecaneso

Le inviate a bordo di un lussuoso catamarano ci fanno da guida tra le perle più belle del Mar Egeo

Per gli amanti del mare la Grecia è da sempre una delle mete d’elezione, è vicina all’Italia, il suo mare è tra i più belli del Mediterraneo e conta oltre 6000 tra isole e isolotti fra i quali navigare. Il Dodecaneso è uno degli arcipelaghi che compongo il Paese, il nome un tempo indicava le 12 isole dell’Egeo orientale, oggi invece ha una portata più ampia e comprende una miriade di isolotti, molti dei quali disabitati.

La sua storia è legata a quella di Rodi l'isola maggiore, che sin dall'epoca della Grecia classica ha avuto grande influenza per la sua posizione strategica e per essere un importante punto di scambio tra oriente ed occidente. Il suo porto era dominato dal Colosso di Rodi, un'enorme statua raffigurante il dio Elio, considerata una delle 7 meraviglie del mondo antico. Per poter scoprire questo Paese, culla della nostra civiltà, e godere della bellezza delle sue coste e della limpidezza delle acque che le lambiscono il modo ideale è farlo navigando, magari a bordo di una barca a vela o di catamarano e per questo ci si può affidare a Equinoxe (www.equinoxe.it), storico partner di Donnavventura.

Si può gettare di volta in volta l’ancora in una baia diversa, cominciando magari da Agathonisi, la più settentrionale delle isole con i suoi piccoli villaggi di pescatori, oppure tuffarsi nelle piscine naturali in prossimità di Arki ancora poco battuta dal turismo di massa, aspra e selvaggia.

Di particolare rilievo storico è l’isola di Patmos, sulla quale venne esiliano l’apostolo Giovanni per volere dall’imperatore Domiziano e dove scrisse l’Apocalisse, ultimo libro del Nuovo Testamento; sulla sommità della kora si trova il monastero a lui dedicato, le scure e possenti mura merlate lo fanno somigliare più ad una fortezza che ad un monastero. Da lassù si domina tutto l’abitato di Patmos fatto di vicoli tortuosi, scalinate, chiese e un’infilata di case con tetti a terrazza, tutte rigorosamente bianche. Unica nota di colore le porte e le finestre turchesi e le meravigliose buganvillee dal vivido colore viola ad incorniciare il paesaggio.

Continuando a navigare si susseguono paesaggi da cartolina, come quello creato dalle grotte Makronisi, dove imponenti roccioni a picco sul mare limpido creano aperture che spalancano nuovi scenari. Da qui si può raggiungere Kalymnos, un'isola montuosa e brulla dalla forma massiccia, con una lunga penisola che si protende verso Leros. Per via della sua conformazione è molto apprezzata come sito per fare arrampicate, il suo tratto distintivo sono le vie strapiombanti in grotta caratterizzate da grosse stalattiti sporgenti dalla parete. Le sue coste sono assai frastagliate e i suoi abitanti erano dei formidabili pescatori di spugne. I numerosi ritrovamenti archeologici raccontano la storia intensa di questo piccolo territorio, citato anche da Omero nell’Iliade e da Ovidio.

Navigando in prossimità delle coste turche, nella parte meridionale dell’arcipelago del Dodecaneso, si incontra l’isola di Simi che si distingue per le sue case variopinte addossate sulle pendici del monte, che degrada nella baia dove si trova il porto. Sono realizzate in uno stile detto neoellenico, per questo sono dipinte con colori pastello diversi fra loro ed hanno i tetti coperti da tegole rosse, creando così un impatto visivo davvero suggestivo. Si dice che qui si costruiscano le migliori navi e i migliori caicchi del Mar Egeo, sebbene le attività più praticate siano la pesca e la lavorazione delle spugne. Il porto è molto vivace, come pure il piccolo centro abitato che durante l’estate si anima grazie ai tanti visitatori che volentieri fanno tappa in quest’isola accogliente e piacevole, oltre che bella.