Le performance delle imprese dell'industria e dei servizi
Gli investimenti continueranno a crescere nel 2016, beneficiando dei segnali di consolidamento delle vendite e del lieve miglioramento delle condizioni di accesso al credito
Una delle ultime indagini della Banca d'Italia condotta sulle performance delle imprese industriali e dei servizi italiane nel 2015 conferma le attese degli imprenditori.
Bankitalia osserva che durante lo scorso anno è aumentato sia il fatturato (+4% a prezzi costanti) che il valore complessivo degli investimenti (+6%) delle aziende analizzate – l'analisi coinvolge le imprese industriali e dei servizi non finanziari che impiegano almeno 20 addetti –, confermando le aspettative degli imprenditori rilevate nel 2014.
Per quanto riguarda gli investimenti, la situazione non dovrebbe cambiare nel corso di quest'anno: la crescita della spesa per investimenti dovrebbe proseguire nel 2016, a un ritmo superiore al 2%, beneficiando dei segnali di consolidamento delle vendite, aumentate per circa i due terzi delle imprese nell'ultimo anno, e del lieve miglioramento delle condizioni di accesso al credito.
L'analisi sottolinea che l'ulteriore crescita delle vendite prevista per il 2016 dovrebbe distribuirsi in modo più omogeneo tra le imprese, spiegando che chi ne prefigura una flessione, la ritiene meno intensa rispetto a quella registrata negli anni passati: nel 2014 l'aumento delle vendite ha coinvolto solo poco più della metà delle imprese italiane, ad esempio.
In particolare, nei prossimi anni le imprese attive nell'industria in senso stretto – nel 2013, secondo l'ISTAT, erano 428.970 (il 2% in meno rispetto al 2012) e impiegavano poco più di 4 milioni di addetti (-2,8% su base annua) – creeranno nuovi posti di lavoro: stando alle stime elaborate da UnionCamere e dal Gruppo Clas, da qui al 2020 l'industria necessiterà di 303mila lavoratori.
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