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Strage di Dacca,polizia: "Terroristi provenienti da famiglie ricche"

Si sarebbero arruolati nelle file della jihad "per moda". Secondo media indiani, erano studenti del professore Hasnat Karim

Mentre restano dubbi sulla rivendicazione da parte dell'Isis, la polizia del Bangladesh ha reso noto che il massacro di 20 civili stranieri - tra cui 9 italiani - è stato compiuto da 7 giovani terroristi rampolli di ricche famiglie locali arruolatisi nelle file della jihad "per moda". Le autorità avevano provato ad arrestare in precedenza cinque di loro perché sospettati di legami con gruppi estremisti islamici internazionali.

Studenti del professore fermato - Gli autori della strage sono stati studenti della North South University di Dacca. Lo riferiscono media indiani, precisando che si tratta dello stesso ateneo in cui ha insegnato qualche anno fa Hasnat Karim, il professore universitario che si trovava nel ristorante attaccato dai terroristi e che è stato fermato domenica. Il docente figura insieme alla moglie e alle due figlie fra gli ostaggi sopravvissuti alla strage: era all'Holey Artisan Bakery venerdì sera per festeggiare un compleanno ed è stato fermato perché ripreso in alcune immagini a fumare in terrazza con i membri del commando.

Ricchi e istruiti - I terroristi di Dacca sono "tutti istruiti, provenienti da famiglie benestanti, sono andati all'università e nessuno di loro ha mai frequentato una madrassa", ha dichiarato il ministro dell'Intenro. E alla domanda sul perché sarebbero diventati militanti islamici, Khan ha risposto secco: "E' diventata una moda".

Radicalismo estremo - Non la pensa proprio così il numero due del ministero degli Esteri bengalese MD Shahidul Haque che, presentando all'ambasciatore d'Italia Mario Palma le condoglianze per le vittime italiane, ha sostenuto che "la gente qui è scioccata e sorpresa perché si chiede come mai dei giovani possano essersi radicalizzati così tanto".

Isis o non Isis? - Haque, a differenza del ministro dell'Interno, non ha respinto categoricamente che possa essersi davvero trattato di un'azione coordinata dall'Isis. Ma anche lui ha confermato che "gli autori non vengono dall'Iraq o dalla Siria, sono giovani bengalesi, molti dei quali colti, con buone prospettive ed appartenenti alla classe media del Paese".

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