Lo studio

Sette imprese femminili su dieci sono attive nel terziario

Tra il 2010 e il 2015 è cresciuto il numero di imprese guidate da una donna nei comparti del terziario storicamente caratterizzati da un esigua presenza femminile

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Un'analisi di UnionCamere – Rapporto ImpresaInGenere, diffuso solo qualche giorno fa – aveva certificato la resistenza delle imprese femminili agli effetti della crisi economica – tra il 2010 e il 2015 le aziende guidate da una donna sono aumentate di 35mila unità –, sottolineando inoltre l'incremento delle imprese femminili nel settore dei servizi avvenuto negli ultimi cinque anni.

All'aumento osservato nel settore dei servizi (+42.500 unità, pari al 6,2% in più) non corrisponde un incremento altrettanto sostanzioso negli altri comparti: tra il 2010 e il 2015 le imprese femminili sono diminuite tanto nel settore primario (-32.600 unità, pari al 13,4% in meno) quanto nel manifatturiero (-800 unità, ovvero l'1% in meno). Ma la presenza femminile nel terziario non è passata inosservata anche a Confcommercio.

Una ricerca sull'evoluzione dell'imprenditoria femminile, realizzata da Terziario Donna Confcommercio in collaborazione con il CENSIS, osserva che la presenza femminile è preponderante soprattutto nel sistema dei servizi, dove l'incidenza delle imprese gestite da donne è pari al 35,6% sul totale delle aziende attive nel comparto. Mentre nell'agricoltura e nell'industria in senso stretto l'incidenza delle imprenditrici si ferma (rispettivamente) al 31,3 e al 28,2% e scende fino a toccare l'8,3% nelle costruzioni.

La ricerca sottolinea che il terziario appare quindi un terreno fertile per le imprese femminili, occupandone il 69,3% del totale (pur restando piuttosto alta, tra gli imprenditori questa percentuale scende al 54,5%).

Inoltre Confcommercio registra una crescita in alcuni comparti del terziario storicamente caratterizzati da un esigua presenza femminile, che risulta più consistente invece nella sanità e assistenza sociale – in questo settore le imprese femminili sono il 58,3% del totale – e l'istruzione (44%). Tra il 2010 e il 2015, sottolinea la ricerca, le imprese femminili sono cresciute del 7,6% nel campo assicurativo e finanziario, del 5,7% in quello dei servizi di supporto alle imprese e del 3,5% nel settore immobiliare.