"Kill Karma vuol dire uccidi te stesso, la parte che rinneghi, quella che non riconosci o ti è nemica...", Nesli, al secolo Francesco Tarducci, racconta così a Tgcom24 il suo nuovo disco (uscita il primo luglio) prodotto da Brando (Go Wild/Universal Music Italia) e anticipato da "Equivale all'immenso", già in rotazione radiofonica da qualche settimana e il cui video ha già superato le 300.000 visualizzazioni.
Un disco molto spirituale, mistico...
La vena spirituale ce l'ho da tanto, è una presenza fondamentale per me, un'ispirazione molto importante. Io sono un solitario perciò o parli da solo o avverti una presenza che non ti fa più sentire solo. E io ho imparato a conoscere questa presenza, non da bigotto, ma proprio come ispirazione. Il motivo per cui in "Equivale all'immenso" e in tutto l'album Kill Karma si avverte tanto questa presenza è perché mi sono sentito più libero di essere me stesso, non che prima non lo fossi. Sanremo è stato un tassello importante per me... "Andrà tutto bene" doveva essere fatto in quel modo e essere un disco che fosse accessibile al primo ascolto perché era giusto farlo così in quel momento. Con Kill Karma però ci siamo sentiti più liberi di fare quello che ci sentivamo di fare.
"Equivale all'immenso" è la perfetta canzone dell'estate, una canzone da top five ...
Davvero? Grande. Vediamo cosa dicono le radio... per me lo è. L'ho scelta stando lontano dalle dinamiche commerciali a cui mi sono attenuto con l'album precedente, che mi aveva un po' infiocchettato e impacchettato come volevo del resto. Era un passo dovuto. Ma con questo nuovo album, il secondo di una trilogia, mi sono considerato libero di scegliere lontano dalle leggi di mercato (anche la scelta di far uscire l'album il primo luglio è un po' controcorrente). "Equivale all'immenso l'ho scelta perché mi piaceva, un brano fresco ed estivo, con grande tiro, ma "alla Nesli". La canzone giusta insomma...per diventare una hit dell'estate
In Kill Karma chi uccide chi e perché?
Kill Karma signi fica uccidi te stesso, la parte che rinneghi, che non riconosci più, la parte che ti è nemica, oppure uccidi semplicemente. Non è però un suicidio, ma un omicidio che io faccio compiere da un alter ego artistico, che mi sono inventato ad hoc per questo scopo. Faccio quello che moltissime persone vorrebbero fare ma che non hanno il coraggio di compiere. E' un atto provocatorio: uccidere se stessi per vedere l'effetto che fa, fotografando tutte le contraddizioni. E' una provocazione artistica e tutto l'album lo è, a partire dalla copertina. L'album gode proprio di questa provocazione artistica e mette a nudo la mia natura contraddittoria. Essendo poi questa una trilogia, nel terzo capitolo, rivelerò chi è che ha ucciso Francesco/Nesli.
Qual è la contraddizione più grande che racconti?
uesta trilogia, lo dico in tutta umiltà e senza presunzione, è proprio il tentativo di raccontare tutte le mie contraddizioni, tutte le mie personalità (ne ho sette), di metterle a nudo spiegando la bellezza di ciò che ci circonda e la tristezza dell'animo umano..., l'animale che è in noi e la nostra spiritualità...
Francesco/Nesli muore quindi...
Sì, in attesa di una rinascita, in attesa del corso del karma...
Quali sono i tuoi rapporti con i tuoi colleghi rapper, da ex rapper?
Resto un fan del genere, guardo i video, seguo le canzoni su youtube. Non sono amico di tanti colleghi e sono pochi i rapporti che mi sono coltivato...
E a Sanremo ci torneresti?
Eccome, speriamo che il buon Carlo Conti mi richiami, è il mio habitat e ho già una canzone nel cassetto, una canzone pronta per Sanremo.