Ospite di una Casa Accoglienza

Omicidio Kercher, Rudy Guede esce da carcere Viterbo per permesso

L'unico condannato per il delitto della studentessa, che da sempre si è dichiarato innocente, non potrà avere dialoghi con persone non autorizzate

Rudy Guede ha lasciato il carcere Mammagialla di Viterbo per un permesso premio di 36 ore. L'ivoriano, 29 anni, unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher e che da sempre si è dichiarato innocente, sarà ospite della struttura del gruppo assistenti volontari animatori carcerari (Gavac), dove potrà accogliere familiari e amici inseriti in una lista passata al vaglio dai magistrati, ma non potrà uscire né avere rapporti o dialoghi con persone esterne non autorizzate.

Guede dovrà rientrare nella casa circondariale entro le 21.00 di domenica. Appena arrivato nella casa accoglienza si è affacciato alla finestra, ha guardato il cielo e sorriso. "Dopo aver trascorso nove anni in una cella di due metri per tre - ha spiegato Claudio Mariani, criminologo, vice-presidente del Gavac e coordinatore del gruppo di lavoro creato dal Centro per gli studi criminologici a sostegno dell'innocenza di Guede - aveva paura di attraversare la strada, ha visto uno smartphone e si è chiesto cosa fosse, le paure vengono prima di accorgersi del sole".

"E' sereno, - ha detto il portavoce Daniele Camilli - ha chiesto una scacchiera, big bubble, due panini, una birra e un melograno, che però non siamo riusciti a trovare perché fuori stagione e un profumo". L'uscita dalcarcere prevista a maggio scorso, infatti, era slittata perché nella struttura di accoglienza non c'é una cucina. Successivamente il Tribunale di sorveglianza di Roma ha stabilito che i volontari potranno portare dei pasti a Guede.

E' atteso per domenica l'arrivo a Viterbo della signora Tiberi, la maestra che ha cresciuto Rudy. Guede è stato processato con il rito abbreviato ed è stato condannato in via definitiva per l'omicidio di Meredith Kercher,uccisa a Perugia il primo novembre 2007. Finirà di scontare la pena nel 2024. Assolti, invece, in Cassazione Amanda Knox e Raffaele Sollecito.