Via il divieto ai transessuali nelle Forze armate americane. Lo ha annunciato il Pentagono, spiegando che le nuove norme entreranno in vigore dal primo luglio. Cade così un altro dei tabù. La fine del divieto era nell'aria da tempo: diversi mesi fa il ministro della Difesa, Ash Carter, aveva detto di aver nominato una commissione ad hoc sul tema. Esulta la comunità Lgbt: "I nostri militari transgender e le loro famiglie tirano un sospiro di sollievo".
Si tratta di una decisione contrastata da molti ma fortemente voluta dal segretario alla difesa Ash Carter, che poche settimane fa aveva varato un'altra rivoluzione: la possibilità che anche le donne soldato possano partecipare ai combattimenti in prima linea.
Dal "Don't ask don't tell" alla fine del divieto ai transgender nell'esercito Usa - La caduta del divieto per i transgender rappresenta l'ultima tappa di un percorso avviato dall'amministrazione Obama nel 2010, con l'abolizione del cosiddetto "Don't ask don't tell", la regola per cui nessun militare doveva dichiarare la propria omosessualità, pena la radiazione.
Il caso più famoso di un transgender nell'esercito americano è quello di Cristopher Back, ex Rambo pluridecorato dei Navy Seal che una volta lasciato il corpo dei Marine nel 2013 ha fatto coming out, postando una sua foto come donna sui social media e cambiando nome in Kristin Back.