Milioni di dosi AstraZeneca ad Anagni, l'azienda: "Vaccini per Ue e programma Covax" | Draghi: "Ho mandato io i Nas e bloccato lotti"
Dopo il clamore della scoperta del deposito, i Nas hanno verificato che i lotti sono destinati in Belgio. La casa farmaceutica: 13 milioni di dosi sono per il programma di aiuti ai Paesi a basso reddito
E' stata una soffiata partita da Bruxelles a far scattare il sospetto che nello stabilimento AstraZeneca di Anagni ci fossero delle dosi di vaccino tenute segrete. "Ho mandato i Nas e abbiamo scoperto due lotti in eccesso", ha detto Mario Draghi. L'ispezione nello stabilimento della Catalent di Anagni (Frosinone) ha fatto uscire allo scoperto 29 milioni di dosi AstraZeneca delle quali l'Ue non era a conoscenza. La casa farmaceutica ha fatto sapere che 13 milioni di dosi saranno incluse nel programma CoVax, per i Paesi a basso reddito. Gli altri 16 milioni sono per l'Europa in attesa di via libera.
Draghi: "Li abbiamo scoperti coi Nas i lotti in eccesso" - "Sabato sera ricevo una telefonata dal presidente della commissione europea che mi segnala alcuni lotti che non tornavano nei conti della Commissione e che sarebbero stati giacenti presso lo stabilimento della Catalent di Anagni, che infiala i vaccini. Mi si suggeriva di ordinare un'ispezione. La sera stessa ho chiesto a Speranza di inviare i Nas, che sono andati immediatamente e la mattina hanno identificato i lotti in eccesso. Sono stati bloccati e ne sono partiti due, in Belgio, alla casa madre, Astrazeneca". Ha detto il premier Mario Draghi nella replica alla Camera. "Dove andranno da lì non so - ha aggiunto Draghi -. Intanto la sorveglianza continua per i lotti rimanenti".
Covid, milioni di dosi di vaccino AstraZeneca "scoperte" nello stabilimento di Anagni
Draghi: "Grande delusione sui vaccini tra cittadini europei" - "Sui vaccini la scelta europea credo sia stata giusta ed è facile col senno di poi criticare le scelte fatte in un periodo mai sperimentato prima, bisognava ancora imparare e stiamo ancora imparando, c'è ancora l'insidia e la difficoltà di capire. Però la delusione dei cittadini europei è stata grande, non so se ci sono stati errori, la commissione europea si è difesa, non ha tanta importanza. Bisogna avere umiltà di giudizio e guardare al futuro: le cose vanno meglio, c'è un nuovo commissario Breton che è bravissimo e la risposta e' stata immediata. Dobbiamo guardare ai segni positivi all'orizzonte", ha concluso Mario Draghi alla Camera.
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