il giorno della prima prova

Tracce di Maturità: ora siete pronti per darci Saviano e le donne

Il commento di Skuola.net alle tracce della prima prova

Tracce di Maturità sempre più nel segno dell’attualità. Non basta studiare sui libri per essere preparati alla prima prova. Tutela del patrimonio artistico culturale, l’immigrazione e il concetto di confine, l’esplorazione spaziale, il PIL, sono tutti temi di cui si sente parlare ogni giorno o quasi sui media. Ma forse a scuola non sono mai arrivati, visto che solo uno su quattro a fine maggio aveva già terminato il programma di storia del Novecento. Un j’accuse bello e buono a tutti quegli insegnanti che lamentano che i ragazzi non sono sufficientemente preparati per la prova, visto che i programmi riformati prevedono che nel quinto anno ci si concentri sulla storia e sugli autori del secolo scorso. Ma anche un messaggio forte e chiaro agli studenti: ragazzi non potete più ignorare l’attualità. Questo è il commento di Skuola.net alle tracce della prima prova.

Il ministro Giannini aveva dichiarato ieri a Skuola.net che i ragazzi, una volta lette le tracce, non la avrebbero inondata di accidenti ma “le avrebbero voluto più bene che in passato”. Probabilmente ha ragione, visto che 3 temi su 7 erano già stati in qualche modo anticipati dal Totoesame e quindi per molti (quel 60% che seguiva in maniera più o meno devota i pronostici della vigilia) potevano essere meno impreviste di altre. Eco stesso era uno degli autori messi in pole position. E se vent’anni fa il tema dell’esplorazione spaziale in Italia poteva risultare molto di nicchia, oggi invece i media la coprono in maniera più ampia grazie agli astronauti e alla tecnologia italiana impiegata in molte missioni di alto profilo. Così non deve stupire che il 50% dei maturandi conoscano Parmitano o la Cristoforetti, stando ad una recente rilevazione di Skuola.net.

Insomma il Miur sembra continuare a percorrere quel sentiero inaugurato dal Ministro Carrozza (2013), quando molti rimasero sconvolti dalla scelta di un autore ancora vivo (e ancora oggi) per l’analisi del testo. “Magris chi?” era diventato il leit motiv ironico dei maturandi per commentare questa scelta inusuale ma apprezzata, dati alla mano, più di altre in passato. E c’è il sospetto che anche Eco avrebbe potuto fregiarsi della medesima sorte: la Giannini ha scelto infatti le tracce i primi di maggio, e lo scrittore è morto il 19 Febbraio. Troppo poco tempo separa i due eventi, perciò delle due l’una: o il Ministero aveva già in pancia, tra le papabili, la proposta di Umberto Eco oppure l’ha approntata per celebrarlo.

Ma a questo punto, permettete agli studenti di dire la loro. Perché in realtà l’attualità del Miur, giustamente, è già passato per loro. Il 40% vorrebbe trattare alla Maturità con autori di narrativa contemporanea. Ed è comprensibile: viviamo nel periodo dell’interazione totale, per cui è più coinvolgente per un giovane confrontarsi con un libro di Fabio Volo, perché con lui eventualmente si può interagire anche “a tu per tu” tramite i social. E non sorprende che l’autore preferito per l’analisi del testo in prima prova sarebbe Saviano. Segnaliamo poi la colpevole assenza di autrici: possibile che in sedici anni di Maturità non sia stato possibile trovare, tra gli autori del ‘900, una donna all’altezza dei vari Ungaretti e Montale? E se si è omaggiato Eco oggi, perché non è stato fatto anche con Alda Merini, venuta a mancare nel 2009? Intanto i ragazzi continuano a sognare una Maturità diversa, dove al posto del tema magari ci sono altre forme di scrittura più creative: dalla sceneggiatura di un video, alla scrittura di un discorso politico o di un racconto. Dato che dobbiamo fare un tagliando alla Maturità, perché non prendere spunto da quello che ci chiedono i futuri maturandi?