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Fotoritocco 2.0, scatti perfetti con un clic

Per più di un secolo, l'arte della manipolazione delle immagini è stato un "segreto" accessibile a pochi. Oggi sono centinaia le app che consentono agli utenti di migliorare selfie e foto ricordo

L'arte del fotoritocco ha origini antiche e si può dire sia nata insieme alla stessa tecnica fotografica. Ma se un tempo la manipolazione delle immagini rappresentava un "segreto" custodito da pochi, oggi ritoccare una foto è una prassi entrata di prepotenza nella quotidianità degli utenti. Basta un clic e quella foto in cui non siamo venuti proprio bene diventa un piccolo capolavoro di luminosità ed equilibri cromatici, oltre che di "bella presenza". Le app, i siti e i software che ci vengono in aiuto sono centinaia.

Scatta la mania - Da Gimp al più famoso Photoshop, passando per le applicazioni web come FotoFlexer e PiZap, fino a Instagram: sono davvero tanti gli strumenti a nostra disposizione per modificare le foto fino ai dettagli più piccoli. Una pratica divenuta un "must" soprattutto per star e vip, che negli ultimi anni ci hanno abituati anche a fotoritocchi "esagerati": abitini striminziti, forme statuarie con pareti deformate per un clic di troppo. E il web, si sa, non perdona. C'è chi dell'annotazione degli "strafalcioni" social dei vip ne ha fatto un hobby: la pagina "Siete finiti, gettonatissima su Instagram, li smaschera tutti senza pietà.

Il problema della verità nella foto - La fotografia, insomma, non è più sinonimo di realtà. L'immagine di noi stessi che diamo in pasto alla Rete, magari per "fare colpo" e ottenere un appuntamento, è una versione "filtrata" di ciò che siamo. La questione riguarda anche il mondo editoriale. Addirittura clamoroso è diventato il caso del fotoreporter Narciso Contreras, vincitore del premio Pulitzer 2014 nella sezione fotografica. Quasi un anno dopo aver ricevuto il riconoscimento, Contreras ha confessato di aver "manipolato" la sua celebre immagine scattata fra i ribelli siriani. Di tutta risposta l'Associated Press, per cui lavorava, gli ha revocato il contratto e ritirato dal proprio catalogo tutte le foto da lui realizzate.

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