Chi sceglie Cancun come meta per una vacanza lo fa per godere del suo invidiabile clima caraibico, delle ampie e lunghe spiagge bianche e dei mille intrattenimenti che offre questa località meravigliosa. Vedendola oggi è difficile immaginare che fino ad una quarantina di anni fa fosse solo un semplice villaggio di pescatori. Situata quasi all’estremità settentrionale e orientale della penisola dello Yucatan, nello stato di Quintana Roo, e affacciata sul Golfo del Messico, Cancun è anche un ottimo punto di partenza per andare a scoprire le meraviglie del mondo Maya disseminate nel territorio circostante. Grazie alla fitta e rigogliosa vegetazione che la circonda riserva sorprese incredibili agli amanti della natura!
Donnavventura: a tu per tu con lo squalo balena
E’ il mare però che regala le emozioni più forti, la barriera corallina è l’habitat di centinaia e centinaia di pesci tropicali, tartarughe, murene, stelle e cavallucci marini… anche se la creatura più strabiliante che popola queste latitudini è lo squalo balena.
Per via del suo aspetto così caratteristico e facilmente riconoscibile sembra quasi una creatura tratteggiata dalla mano fantasiosa ed ispirata di un illustratore di favole: la grande bocca, il dorso che ricorda una scacchiera e le imponenti dimensioni sono i suoi tratti caratteristici; se a questo si aggiunge il fatto che è del tutto innocuo per l’uomo e che sia per questo possibile nuotargli accanto, il gioco è fatto e lo squalo balena si guadagna un posto d’onore fra le creature marine più amate.
Predilige le acque calde e popola i mari tropicali come il Mar dei Caraibi e con un po’ di fortuna lo si può incontrare anche al largo della costa di Cancun. E’ una creatura tanto pacifica quanto schiva infatti, nonostante venga osservato e studiato da anni, ci sono ancora aspetti delle sue abitudini poco noti, ben si conoscono invece le sue abitudini alimentari: è un pesce filtratore che aprendo le sue imponenti fauci incamera passivamente l'acqua e tutto ciò che vi si trova dentro, per poi farla defluire attraverso le branchie che fungono da setaccio e trattengono il nutrimento costituito da plancton, ovvero microrganismi, sia vegetali che animali, ma anche da piccoli pesci che malauguratamente si siano trovati a passare da quelle parti.
Per nutrirsi si avvicina alla superficie dell’acqua e nuota con l’enorme bocca spalancata, nonostante le sue imponenti dimensioni è docile ed inoffensivo per l’uomo, per questo motivo è possibile avvicinarlo, avendo l’accortezza però di non disturbare troppo il suo pasto.
La sua livrea è inconfondibile, il dorso e i fianchi sono di un colore grigio blu-verdastro che degrada fino al bianco del ventre, con piccole sporgenze chiare sparse sul lato superiore, che disegnano una trama a scacchiera composta da tenui linee orizzontali e verticali che si intersecano, per questo motivo i locali lo chiamano “domino”. Nuotargli accanto è davvero una delle emozioni più forti che il Mar dei Caraibi possa regalare, trovarsi a pochi centimetri da questo animale enorme e mansueto e incrociare per qualche istante il suo sguardo mentre incurante e fluido ci scivola accanto è davvero qualcosa che non si dimentica.