"Morte ai traditori, Gran Bretagna libera". Con queste parole Tommy Mair, l'uomo incriminato per l'uccisione della deputata laburista Jo Cox, si è rivolto ai giudici della Westminster Magistrates Court di Londra, che gli chiedevano di dire il suo nome. Il 52enne, apparso in tribunale per la formalizzazione delle imputazioni a suo carico, è stato quindi messo a tacere, come riferisce l'Independent online.
Mair si è presentato in tribunale con un maglione grigio, pantaloni della tuta e scarpe nere, si è rifiutato di dare il suo nome corretto alla Corte ed è rimasto in silenzio quando gli sono stati chiesti il suo indirizzo e la data di nascita.
Chiesta una perizia psichiatrica - Il tribunale ha deciso che Mair sarà tenuto in custodia cautelare fino a lunedì, quando comparirà davanti all'Old Bailey, la corte penale centrale di Londra. A decretarlo è stato il vice capo magistrato Emma Arbuthnot che ha suggerito una perizia psichiatrica. "Tenendo presente il nome che ha appena fornito, dovrebbe essere visto da uno psichiatra", ha commentato facendo riferimento alla frase 'Il mio nome è morte ai traditori, libertà per il Regno Unito' fornita da Mair quando in tribunale gli è stato chiesto il nome.
Le accuse - Le accuse contro Mair sono omicidio volontario, possesso di armi da fuoco e da taglio e lesioni personali gravi. Queste ultime sono nei confronti di un'altra persona: un uomo di 77 anni che è intervenuto per cercare di difendere la deputata ed è stato a sua volta ferito. L'uomo è in ospedale, ma non in pericolo di vita.
C'era già stato un allarme sicurezza - Nel frattempo è venuto alla luce il caso di una deputata britannica, collega della Cox, che di recente aveva avvertito Downing Street sul pericolo di attacchi contro parlamentari, in particolare donne, e sul rischio di "un tragico incidente" in alcuni collegi del regno. A rivelarlo è il Daily Telegraph, precisando che anche altre deputate avevano manifestato preoccupazioni negli ultimi tempi per la sicurezza. Tra queste, c'è anche la Cox, che ne aveva parlato ad "alcuni amici".