La campagna elettorale romana si infiamma proprio sul finale. Al centro il passato professionale della candidata M5s Virginia Raggi che avrebbe ricevuto due incarichi di recupero crediti, nel 2012 e nel 2014, dalla Asl di Civitavecchia per un totale di 13mila euro. Ma, nel 2014, già consigliere comunale, dichiarò di non avere rapporti di lavoro con altri enti pubblici. Giachetti attacca: "Ha commesso un reato", lei si difende: "Solo fango".
La vicenda - Le critiche mosse alla Raggi non riguardano solo l'ipotesi di mancata dichiarazione del rapporto in essere, smentita dal suo legale, ma anche i dubbi sul motivo per cui fu scelta lei. In base al regolamento del 2012, da quanto emerge, si sarebbe infatti dovuto guardare solo ai professionisti iscritti all'albo creato dalla Asl stessa, in cui il nome della candidata pentastellata, residente a Roma, non figurava.
L'attacco - Durissimo l'avversario della Raggi per il Campidoglio, Roberto Giachetti (Pd): "Non ho mai utilizzato commenti contro la Raggi ma ora basta: ha mentito e commesso un reato e ci dicono onestà. Ora dovete spiegare che siete uguali a tutti gli altri. Non avete ancora dato la giunta. Non siete stati capaci di mettere insieme 5 nomi". E, su Twitter, rincara la dose: "Raggi dovresti chiarire. Questi sono reati, è il codice penale. Come minimo, sei bugiarda".
Secondo il Pd, la Raggi ha omesso di dichiarare, una volta divenuta consigliere, l'incarico. Così facendo sarebbe incorsa in "una falsa dichiarazione". Al punto che, a detta di Alfonso Sabella, già magistrato, già assessore di Ignazio Marino e ora capo di gabinetto in pectore di Roberto Giachetti, riceverà "un avviso di garanzia".
La difesa - "Ho chiarito tutto, è l'ultima goccia di fango. Avevo già detto tutto al Comune". Parole di Virginia Raggi stessa, pronunciate prima dell'evento di chiusura della sua campagna elettorale.
Il suo legale, Paolo Morricone, entra poi nel merito: "Virginia Raggi, in ossequio alle disposizioni normative in tema di trasparenza ha provveduto correttamente a comunicare la percezione dei compensi da parte della Asl nella prima dichiarazione successiva alla percezione stessa. Nella dichiarazione del 2014 non è indicata alcuna percezione in quanto alla data di sottoscrizione della stessa dichiarazione non era stato percepito ancora alcun compenso".