Omar Mateen, l'uomo che sabato notte ha ucciso 49 clienti del Pulse di Orlando, aveva tendenze omosessuali. Lo scrive il New York Post citando un'intervista che l'ex moglie del killer, Sitora Yusufiy, ha rilasciato a una tv brasiliana. La donna, sposata con Mateen per 4 mesi nel 2009, racconta di quando il padre lo definì gay davanti a lei. Anche un compagno di classe che una volta gli chiese di uscire. Secondo la Fox, la seconda moglie sapeva dell'attacco.
Fox: l'attuale moglie indagata, sapeva dell'attacco - E' indagata l'attuale moglie del killer, Noor Mateen, 30 anni, che, secondo quanto riferisca la Abc citando fonti investigative, forse sapeva qualcosa sulle intenzioni del marito. La donna avrebbe anche sostenuto di aver cercato di parlargli per convincerlo a rinunciare all'attacco al club gay. Secondo la Fox, la donna sapeva sicuramente dell'attacco e potrebbe essere a breve incriminata.
Moglie tornata a casa scortata - La donna è tornata nell'appartamento che condivideva con il marito scortata dalla polizia, per indagare se c'è stato un furto nell'abitazione lunedì. Dopo aver inizialmente rifiutato, la donna avrebbe iniziato a collaborare con le autorità.
Chiese di uscire a un compagno di classe - Secondo quanto riporta il Palm Beach Post, l'ex compagno ha riferito che il 29enne, che secondo la testimonianza della moglie era bipolare, gli aveva chiesto di uscire. Era capitato inoltre che i due andassero in giro insieme per bar gay, nel 2006, dopo le lezioni all'accademia di polizia dell'Indian River Community College. Una volta Mateen si spinse oltre ma lui rifiutò l'invito.
Un testimone: "Il killer si è accanito contro le vittime" - La notte della strage nel club gay di Orlando il killer si aggirava tra i corpi lasciati a terra senza vita e continuava a sparare, per assicurarsi che fossero morti. E' uno dei racconti dei sopravvissuti che emergono in queste ore mentre molti di loro vengono dimessi dall'ospedale. Un sopravvissuto alla follia omicida, Angel Colon, ha descritto l'orribile attacco e ha raccontato di essere stato colpito tre volte alla gamba.