Venezia, contro i turisti cafoni arrivano i "guardians"
L'associazione dei commercianti San Marco recluta volontari per convincere i visitatori a rispettare le regole della città
Venezia, come ogni estate, è già invasa dai turisti cafoni. C'è chi scambia le fontane per vasche da bagno, chi non trova di meglio che dormire nei sacchi a pelo davanti alle vetrine dei negozi, chi stende bucato, calzini e asciugamani. Per non parlare poi di chi continua a scambiare, nonostante i molti cartelli di divieto, piazza San Marco per un'area destinata al pic nic.
Sembra proprio che molti, troppi, visitatori non sappiano dove stiano di casa educazione e rispetto per una città così fragile e preziosa come quella lagunare.
E così, anche quest'estate, l'associazione
commercianti San Marco sarà costretta ad assoldare i
"guardians" ovvero gruppi di guardiani e studenti volontari che, in varie lingue, cerchino di convincere i turisti ad essere un po' meno cafoni. Spiegando loro, ad esempio, che n
on è possibile girare a petto nudo per Venezia, e
nemmeno in bicicletta. E
neppure fare una doccia nel Campielli o il
bagno in laguna.
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