Sara Bosco, la 16enne trovata morta l'8 giugno in un padiglione dismesso dell'ospedale Forlanini di Roma, non si è suicidata. Il pm di Roma Antonino Di Maio ha modificato in omicidio volontario e spaccio di sostanze stupefacenti il reato per cui indaga. Nell'inchiesta c'è anche un primo indagato: si tratterebbe del pusher che ha ceduto alla ragazza la droga per la dose fatale.
A piazzale Clodio si attendono i risultati degli esami tossicologici svolti per capire quale sia stata la sostanza che ha causato il decesso di Sara. Secondo i primi risultati della autopsia la ragazza non era affetta da alcun tipo di patologia e da tempo aveva avviato un percorso di disintossicazione.
Nei giorni scorsi il magistrato ha ascoltato la madre la cui versione dei fatti è al vaglio degli inquirenti perché presenta alcune incongruenze. Intanto, sono stati sgomberati dalla polizia i padiglioni abbandonati del Forlanini, inclusa anche l'area in cui era stata trovata morta Sara Bosco.