Lo scoppio in zona Navigli

Milano, chi erano le tre vittime dell'esplosione nella palazzina

Riccardo Maglianesi, Chiara Magnamassa e Micaela Masella sono le vite stroncate da una fuga di gas in via Brioschi

Nell'esplosione che ha provocato il crollo di parte di una palazzina a Milano, in zona Navigli, sono rimasti uccisi in tre: Riccardo Maglianesi, Chiara Magnamassa e Micaela Masella. Persone comuni, che amavano profondamente il loro lavoro, ma con la voglia di inseguire i propri sogni e costruirsi una degna e felice esistenza.

Micaela Masella, 43 anni, era direttrice delle relazioni esterne ed eventi del Teatro Carcano di Milano. In via Brioschi, luogo dell'esplosione, viveva con la sua famiglia. Le due figlie sono ricoverate al "Centro grandi ustionati" dell'ospedale Niguarda: la più grande - di 11 anni - ha ustioni sul 20-25% del corpo, mentre la minore - di 7 anni - sul 40-45%, talune di grado profondo. Il marito della donna, Giuseppe Pellicanò, è rimasto ferito, ed è attualmente ricoverato all'ospedale San Paolo con varie ustioni: non si trova tuttavia in gravi condizioni.

La donna precedentemente si occupava di relazioni esterne al "Centro studi coreografici Teatro Carcano", una scuola di danza fondata dai genitori - e direttori - Renata Bestetti, ex prima ballerina del San Carlo, e Aldo Masella, regista e scrittore. Il Centro era comunque portato concretamente avanti dalla stessa Micaela e dalla sorella. La vittima aveva anche incarichi nel Consiglio direttivo dell'Aidaf (Associazione Italiana Danza Attività di Formazione) ed era membro del comparto danza di Agis Lombardia.

Le altre due vittime sono i fidanzati 27enni Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa: entrambi di origine marchigiana (lui di Morrovalle, lei di Monte San Giusto), si trovavano a Milano per studio e lavoro. Riccardo si era laureato - in International Business and Economics - nel 2012 all'Università Politecnica delle Marche: ora frequentava il master in Quantitative Finance and Risk Management all'Università Bocconi, mentre Chiara era una product manager e una shoes designer.

Due giovani di provincia, che avevano grandi sogni di affermazione professionale, ma sempre improntati all'aiuto del prossimo: impiegavano infatti parte del loro tempo libero in attività di volontariato. Riccardo e Chiara sono morti assieme nell'esplosione, causata proprio da una fuga di gas nella loro cucina.