DALLA COLUMBINE A ORLANDO

Usa, continua la scia di sangue: tutte le stragi dal 1999 ad oggi

La strage nel locale gay di Orlando, in Florida - ad opera del 29enne Omar Mateen - è la più grave in termini di vittime nella storia degli Usa, ma è solo l'ultima di una lunga serie di episodi

Prosegue la scia di sangue negli Usa provocata dalle armi da fuoco. La strage nel locale gay di Orlando, in Florida, è la più grave in termini di vittime nella storia degli Stati Uniti, ma è solo l'ultima di una lunga serie di episodi: dal 1999 ad oggi, infatti, vi sono state numerose carneficine nel territorio americano che hanno profondamente scosso l'intero mondo.

20 aprile 1999, Columbine - Eric Harris (18 anni) e Dylan Klebold (17) - due studenti della Columbine High School di Denver, in Colorado - aprono il fuoco: uccidono 12 loro compagni di scuola ed un insegnante, per poi togliersi la vita.

21 marzo 2005, carneficina alla riserva indiana - Un 16enne uccide il guardiano e poi spara sui compagni di scuola e sugli insegnanti del liceo Red Lake High School, situato nella riserva indiana di Red Lake, in Minnesota. Il ragazzo uccide uccide sei persone e ne ferisce altre 14; poi si suicida. Prima di compiere l'incursione nella scuola, il 16enne aveva ucciso il nonno e la sua compagna.

2 ottobre 2006, la strage di Amish - Un uomo prende in ostaggio alcuni studenti della scuola di Nickel Mines, un villaggio Amish della Pennsylvania: dopo aver fatto uscire i ragazzi, lega le ragazze con funi e manette, per poi ucciderne cinque. Al termine della furia omicida, si suicida.

17 aprile 2007, la tragedia in Virginia - Uno studente di 23 anni, di origine coreana, apre il fuoco in due diverse aree del grande campus dell'Università di Virginia Tech, uccidendo due persone in un dormitorio e altre trenta in un edificio mentre assistevano alle lezioni.

14 febbraio 2008, fuoco all'Illinois University - Un ex studente irrompe con un fucile in un'aula della Northern Illinois University ed apre il fuoco: uccide cinque persone e ne ferisce altre quindici. Il killer poi si suicida.

3 aprile 2009, fuoco nell'area di New York - Un uomo di 42 anni, di origine vietnamita, apre il fuoco in un centro di accoglienza per gli immigrati a Binghamton, a 200 chilometri da New York: il bilancio è di 13 morti.

5 novembre 2009, sangue a Fort Hood - Un soldato americano, di origine palestinese, apre il fuoco nella base americana di Fort Hood, in Texas: 13 morti e 42 feriti.

24 dicembre 2009, terrore a Natale - Un uomo vestito da Babbo Natale irrompe armato in una casa di Covina, a 40 chilometri da Los Angeles, dove si stava festeggiando la vigilia della santa festa: uccide nove persone.

8 dicembre 2011, ancora una sparatoria alla Virgina Tech - Il complesso, teatro di un massacro nel 2007, rivive un altro incubo: la sparatoria causa due morti, ossia un agente e lo stesso killer.

2 aprile 2012, sangue in California - Un ex studente entra in un'aula della Oykos University, una piccola università cristiana di Oakland, in California. Spara ai suoi ex colleghi: sei morti e tre feriti.

20 luglio 2012, il killer vestito da Joker - La prima mondiale del film di Batman, The Dark Knight Rises, si trasforma in un bagno di sangue: un uomo di 24 anni con una maschera antigas come quella di Joker, il "cattivo" del film, entra in un cinema del quartiere di Aurora, a Denver (Colorado), durante la proiezione di mezzanotte: con un fucile e due pistole uccide 12 persone - tra cui alcuni bambini - e ne lascia 70 ferite a terra.

14 dicembre 2012, massacro di bambini a Sandy Hook - Un 20enne, Adam Lanza, entra nella scuola elementare di Sandy Hook, a Newtown (Connecticut), e apre il fuoco uccidendo 20 bambini e sei adulti.

27 luglio 2013, sparatoria in Florida - Un uomo di origine cubana si barrica in un appartamento di Miami, in Florida: prima uccide sei persone, poi è freddato da una squadra speciale delle teste di cuoio.

2 dicembre 2015, strage di San Bernardino - In un attacco terroristico all'Inland Regional Center di San Bernardino, in California, vengono uccise 14 persone e 22 ferite gravemente. I due killer, un uomo e una donna sposati e simpatizzanti dello Stato islamico, vengono uccisi dalla polizia. Il caso è stato anche al centro di una polemica tra Fbi e Apple per la decriptazione dei file contenuti nell'iPhone dell'omicida.