Un mandato di arresto per terrorismo è stato spiccato nei confronti di Meriem Rehaily, la marocchina 21enne di Arzergrande (Padova), fuggita nel luglio del 2015 per andare a combattere in Siria con l'Isis. In febbraio era corsa la voce che la giovane avesse telefonato al padre dicendosi pentita della scelta di arruolarsi nelle fila dello Stato islamico.
La giovane - che studiava all'Istituto tecnico-turistico di Piove di Sacco - si era creata una seconda identità, tutta virtuale: sui social si faceva infatti chiamare "Sorella Rim", diventando di fatto una cyber-jihadista.