NESSUNA PROVOCAZIONE

Nuorese, l'ordinanza del sindaco "vieta" i compiti scolastici estivi

Luciano Barone, primo cittadino di Mamoiada, ha consigliato ai ragazzi di non svolgere gli esercizi per casa: meglio "scrivere, leggere, discutere, ballare e fare lunghe passeggiate"

"Vacanze obbligatorie per tutti i ragazzi": è questa una delle frasi contenute nell'ordinanza di Luciano Barone, sindaco di Mamoiada, in provincia di Nuoro. Il testo è diviso in quindici consigli per l'estate rivolti ai giovani del paese che hanno ormai terminato l'anno scolastico. Il primo cittadino ha preso spunto da una lettera di Cesare Catà, professore di un liceo di Fermo, che ha deciso di non assegnare alcun compito estivo ai suoi studenti.

Come riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, il sindaco ha dichiarato che "quando si chiude l'anno scolastico i ragazzi vengono abbandonati a se stessi, ma i buoni cittadini devono avere un'educazione con basi solide che non si possono ricavare solo dai libri di testo". Barone precisa che non è una provocazione, ma una vera missione: "L'ordinanza mi vincola e alla fine dell'estate verificherò durante alcuni incontri se hanno fatto i compiti. Ho chiesto di fare lunghe passeggiate, di scoprire e assaporare il gusto dell'alba, di ballare, di scrivere e soprattutto di leggere quello che vogliono purché poi ne discutano tra di loro". L'ordinanza è rivolta principalmente agli studenti delle scuole medie, ma il sindaco ha chiesto che anche i ragazzi delle superiori assecondino il suo volere: "Immagino che abbiano già i loro compiti e non possono far nulla per evitarglieli, ma a fine estate li interrogherò comunque perché mi aspetto che seguano il mio consiglio".

Sono in molti a pensarla come il primo cittadino di Mamoiada: noto è il caso della maestra Margherita di Ferrara. Anche il regista Michael Moore ha scoperto che uno dei motivi per cui la scuola finlandese è la migliore al mondo è l'abolizione degli esercizi scolastici per casa: il Ministro dell'Istruzione del Paese nordico ha infatti chiarito che per combattere lo "stress degli studenti" - che causa notevoli problemi nell'apprendimento - serve proprio l'eliminazione dei compiti. "Mi fa piacere che siamo in tanti a pensarla allo stesso modo", ha sottolineato Barone a La Nuova Sardegna. "La realtà è che al mondo servono gli uomini, non i perfetti scolari e spero che l'estate ci aiuti a formare qualcuno" - ha poi concluso.