Un immigrato ha accoltellato un carabiniere che ha reagito sparandogli e uccidendolo. E' successo nella tendopoli di San Ferdinando, a Rosarno, che nel periodo invernale ospita migliaia di nordafricani impegnati nella raccolta delle arance nella piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria). Il militare è intervenuto con un collega per sedare una lite tra due migranti. Uno dei due, del Mali, ha estratto un coltello e lo ha ferito e il militare ha reagito.
Carabiniere indagato, ma è legittima difesa - Il carabiniere sarebbe stato raggiunto da almeno tre coltellate, che lo hanno ferito a un occhio e a un braccio. Poi ha sparato con la pistola di ordinanza. "Il militare dovrà essere iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto a garanzia dei diritti della difesa, ma il quadro che si delinea è di una legittima difesa da parte del militare", ha detto il procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza. E' stato necessario applicare cinque punti di sutura al volto del carabiniere, portato nell'ospedale di Gioia Tauro e dimesso poco dopo.
Ferito anche un altro militare - "C'è stato da parte dell'immigrato, secondo la nostra ricostruzione basata sulle testimonianze delle persone presenti - ha aggiunto il procuratore - un atteggiamento inizialmente intimidatorio nei confronti del carabiniere e poi concretamente aggressivo, con una coltellata che ha raggiunto il militare al volto. Il carabiniere ha anche tentato inutilmente di ricondurre l'immigrato alla calma". Nel tentativo di immobilizzare il migrante anche un altro militare è rimasto ferito: ha riportato la frattura della mandibola.
La lite tra i due migranti per un tentativo di furto - Sembra che i due extracomunitari stessero litigando perché uno aveva cercato di derubare l'altro. Sono stati avvertiti i carabinieri, che hanno inviato sul posto una pattuglia. Quando i militari sono intervenuti per cercare di riportare la calma, uno degli immigrati ha reagito estraendo un coltello e aggredendo il militare.