l'inchiesta

L'ultimo messaggio di Sara: Vincenzo mi ha detto che dovrò soffrire

Recuperati i messaggi della studentessa uccisa a Roma. L'autopsia: la ragazza è morta per asfissia prima del rogo

Sara Di Pietrantonio aveva paura e temeva che l'ex fidanzato Vincenzo Paduano facesse qualche gesto estremo. La studentessa strangolata e poi bruciata a Roma, nel quartiere della Magliana, aveva registrato un messaggio vocale con tutti i suoi timori e lo aveva spedito via Whatsapp a un'amica: "Vincenzo mi ha detto: dovrai soffrire come sto soffrendo io. Mi ha terrorizzata a tal punto che stanotte avrò dormito al massimo tre ore". Questo lo sfogo una settimana prima del suo omicidio.

"E' arrivato e ha fatto il pazzo" dice ancora Sara riferendosi all'aggressione subita nella notte tra il 21 e il 22 maggio sotto casa del nuovo fidanzato al quale aveva confidato: "Ho paura che Vincenzo mi ammazzi". Gli inquirenti in queste ore stanno ricostruendo le chiamate e gli sms della studentessa braccata da più giorni dal suo assassino. Anche il computer dell'uomo è finito sotto sequestro ed è ora al vaglio degli esperti.

Mentre si continuano a mettere insieme i pezzi per ricostruire gli ultimi giorni di Sara, sono stati resi noti gli esiti dell'autopsia. La giovane era già morta quando il suo ex fidanzato le ha dato fuoco.  Secondo quanto si è appreso gli accertamenti disposti dall'autorità giudiziaria sul corpo della ragazza sono quasi conclusi e a questo punto nelle prossime ore sarà concesso il nulla osta per le esequie