SI TEMEVA L'INGORGO

Traffico su autostrade, ma lo sciopero casellanti non influisce

La maggior parte dei rientri dal lungo ponte avvenuti durante la giornata

Traffico molto intenso sulla rete di autostrade per l'Italia. In alcuni caselli, a seguito dello sciopero nazionale in atto, si registrano disagi e un aumento dei tempi di attraversamento a causa della minore disponibilità di varchi aperti con esattore. Sono regolarmente in funzione, invece, i varchi con cassa automatica. Non si segnalano, però, gravi problemi nonostante la seconda tranche dell'agitazione sia cominciata alle 18.

La circolazione sulla rete autostradale è stata intensa ed ha preso il via fin dalla mattina - per poi densificarsi nel pomeriggio inoltrato - con il ritorno a casa dei più prudenti che hanno preferito evitare il rischio dei rallentamenti. Complessivamente non ci sono stati grossi disagi.

Le direttrici più trafficate sono state quelle dell'Autosole, della A14 Adriatica e dell'Autostrada dei Fiori. Non si sono registrati incidenti di rilievo ma ci sono stati rallentamenti ai caselli per lo sciopero del personale addetto alla riscossione dei pedaggi. La protesta si è svolta dalle dieci alle quattordici per poi riprendere dalle diciotto, ora di punta del rientro alle barriere delle grandi città, fino alle due del mattino. Nessun problema, invece, per chi ha usato il telepass, o i pagamenti elettronici con bancomat o carte di credito.

I nodi nevralgici del traffico si sono localizzati tra Modena sud e Reggio Emilia verso Milano, con otto chilometri di coda, sempre sulla A1 tra Campegine e Firenze in direzione Milano con tempi di percorrenza di mezz'ora, il doppio del normale.

Sulla A4 Milano-Brescia, l'autostrada dei laghi, ci sono state code sul tratto cittadino alla barriera Milano Est. Sull'Adriatica, di rientro dai lidi marittimi, i tempi di percorrenza sono stati anche di tre ore, il triplo rispetto al solito, nel tratto Rimini sud e Castel San Pietro in direzione Bologna. Trafficato anche il rientro dalle spiagge della Liguria, con rallentamenti sulla A12 che hanno toccato un massimo di quaranta minuti nei punti più "caldi", anche in questo caso il doppio del normale.

A dare una mano a snellire la circolazione è stato il consueto divieto ai camion e ai mezzi pesanti di mettersi in marcia prima delle ventidue. Per evitare il rischio di code ai caselli, la società Autostrade consigliava di mettersi in viaggio dopo la mezzanotte.