Il secolo di storia che Moto Guzzi ha attraversato è ricco di aneddoti e racconti, che si mischiano ai grandi eventi storici del XX secolo. Nata nel 1921, prima che lʼItalia cadesse nella morsa del fascismo, lʼAquila inseguiva lʼaura dei cieli e dellʼaviazione regia, e quando iniziò a produrre motociclette lo fece con spirito sportivo, vincendo tante gare e compiendo imprese fino a Capo Nord. Finita la Guerra, accelerò la spinta produttiva e inventò il suo celeberrimo bicilindrico, ma non tutti sanno che il successo di Moto Guzzi è legato alla vittoria in un Concorso della polizia…
Giulio Cesare Carcano è lʼingegnere che partorì e via via sviluppò il motore bicilindrico trasversale a V, una configurazione unica al mondo. A chi venderlo questo motore? Oppure che tipo di moto fare? Un affare con Fiat era sfumato perché a Mandello del Lario non si era in grado di produrre la quantità richiesta da Valletta (lʼa.d. Fiat) per una versione sportiva della 500. Lʼoccasione arrivò da un concorso ministeriale della Polizia Stradale per la fornitura di moto: a vincere sarebbe stata la moto che avesse percorso 100.000 km con il costo di manutenzione più basso.
Carcano si mette allʼopera per cesellare il bicilindrico secondo le specifiche del concorso, da qui nasce nel 1964 la V7 con motore di 703,3 cc e 40 CV di potenza, per un peso di 230 kg. Il Concorso è vinto! E a servirsi della Moto Guzzi V7 non fu solo la Polstrada, dallʼestero iniziarono ad arrivare ordini e la moto finì anche nella flotta della polizia di Los Angeles. Nel 1967 la Casa dellʼaquila iniziò la produzione di serie della V7 700 anche per i privati. La moto era performante, efficiente, leggera per i criteri dellʼepoca e costava 725.000 lire, un prezzo competitivo rispetto alla concorrenza tedesca e inglese.
Moto Guzzi Nuove V7
Per il centenario Moto Guzzi si è regalata una gamma completamente rinnovata del suo modello più popolare. Lʼaspetto principale della Nuova V7 sta nella maggior cilindrata del motore: da 750 a 850 cc, in pratica lo stesso bicilindrico della V85 TT. Significa tanto: più potenza ‒ 65 CV anziché 52 ‒ e più esuberanza, con la coppia che sale da 60 a 73 Nm e lʼ80% erogata già a 3.000 giri al minuto. Per il mercato italiano resta lʼopzione depotenziata per chi ha soltanto la patente A2. Tante le migliorie tecniche, dal nuovo layout dei tubi di scarico alla ciclistica rinnovata, che comprende un forcellone di dimensioni maggiorate e la coppia di ammortizzatori Kayaba di serie.
Le nuove Moto Guzzi V7 sono anche meglio equipaggiate e il design è stato rivisto in molti aspetti, dalla sella sdoppiata ai terminali di scarico, dal fianchetto più possente fino allo pneumatico posteriore maggiorato (150/70). Il grande serbatoio da 21 litri permette un’autonomia di oltre 400 km con un pieno. Di serie sono l’ABS e il controllo di trazione, mentre un accessorio innovativo è il Moto Guzzi MIA, sistema multimediale che connette la moto allo smartphone via bluetooth. Due le versioni ‒ Stone e Special ‒ per le quali è disponibile la speciale Livrea Centenario. I prezzi partono da 8.840 euro per la V7 la Stone e da 9.140 per la V7 Special.
Nello speciale motori anche le nuove Moto Guzzi V7