IL NUOVO ALBUM

OneRepublic, non il solito pop: "Canzoni e video Usa... che noia"

La band di Ryan Tedder ha appena pubblica il singolo "Wherever I Go", antipasto dell'album che uscirà a settembre. "Sarà qualcosa di completamente diverso da tutto ciò che abbiamo fatto"

di Massimo Longoni

Tornano gli OneRepublic. La band guidata da Ryan Tedder, autore-re Mida del pop Usa, ha appena pubblicato il singolo "Wherever I Go", antipasto dell'album in uscita a settembre. "Sarà qualcosa di completamente diverso da tutto quello che abbiamo fatto - spiega il cantante a Tgcom24 -. Ci sarà qualche ballata ma in generale sarà molto "up", ispirato alla disco italiana e francese degli anni 90". E tra gli ospiti ci saranno Pharrell e Peter Gabriel.

Dopo aver firmato alcuni dei successi degli ultimi anni di una serie infinita di star, da Beyoncé agli U2, da Madonna ai Maroon 5, Ryan Tedder si riprende la sua creatura e si ricala nei panni che in fondo sente più congeniali, quelli di frontman e cantante. Per gli OneRepublic il ritorno significa muoversi su territori sconosciuti, al punto che come primo singolo è stato scelto proprio "Wherever I Go" perché perfetta per non "spaventare" troppo i fan. "Credo sia un ottimo antipasto perché lascia intravedere qualcosa di nuovo ma è anche un suond molto riconoscibile rispetto ai nostri standard - spiega -. Mentre il resto dell'album si spingerà decisamente oltre":

Una canzone d'amore dal taglio insolito, che guarda a "Every Breath You Take" dei Police. "Volevo che parlasse di un amore ossessivo, le canzoni d'amore che si ascoltano in radio mi annoiano subito" spiega Tedder. Per il resto, spiega, il disco sorprendera' fra ispirazioni inedite come la dance italiana e francese degli anni '90 e duetti di lusso: con Peter Gabriel ("Sara' un brano danzereccio: abbiamo scritto il testo insieme e registrato due giorni fa"), con Pharrell Williams ("Uno dei prossimi singoli"), con i Cassius e con la chitarra dei The xx, Romy.

Tedder spiega come si approccia a una canzone quando la deve scrivere per gli altri. "Per i più grandi, con una storia e uno stile alle spalle, le canzoni devono essere cucite su misura: ad esempio è così per gli U2 o per Adele. Altre volte capita di uscirsene con una melodia in cui un artista si riconosce: 'Burn' di Ellie Goulding e' nata per gioco nel tour bus, non pensavamo di fare un hit per lei!". Il metodo però è costante: "Parto dalla melodia, perche' se voglio che una canzone sia amata anche in Italia deve essere riconoscibile al di la' delle parole". Anche se per lui i testi delle canzoni sono un punto centrale: "Non mi piacciono i testi melensi, per questo parliamo di tutti i sentimenti, dall'amore all'odio: il pop ha bisogno di intelligenza".