"Devo tutto a Giorgio. E' la persona che mi ha dato la consapevolezza di cosa vuol dire fare teatro, essere un'attrice. Il mio ricordo di lui rimarrà quello dell'uomo che ruggiva, che si mangiava la vita e la scena". Così Mariangela D'Abbraccio, per tanti anni compagna di vita e di scena di Giorgio Albertazzi, ricorda all'Ansa Albertazzi. "Abbiamo sempre continuato a vederci, anche ultimamente".
MARIANGELA D'ABBRACCIO
Il primo incontro con Mariangela D'Abbraccio "fu nell'84-'85 a un provino. Lui mi fermò e mi disse: 'hai lasciato il curriculum, la foto?' Capii che avevo qualche possibilità. Era uno che ti provocava, che ti metteva di fronte a te stesso e tirava fuori ciò che avevi dentro".
DARIO FO
"Era un grandissimo attore, veramente enorme. Aveva la sapienza del prendere scena che è una cosa magica". Questo l'omaggio di Dario Fo ad Albertazzi, con cui ha lavorato in tv e collaborato a una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia. "Aveva nella recitazione una sapienza, un fiuto, un'energia incredibile. Molti giovani hanno seguito e guardato Albertazzi con golosità. Giorgio sentiva il pubblico e si adattava senza prevaricarlo mai. Sapeva parlare alla gente e questa è una grande lezione".
GABRIELE LAVIA
"Albertazzi è stato un campione del teatro. Era una persona molto particolare, un vero artista, con tutti i pregi e scontrosità del suo modo d'essere attore" ha ricordato dell'attore e regista Gabriele Lavia " Fino all'ultimo ha sempre cercato dentro di se' un mistero, quello che lui chiamava il suo 'Duende', ossia quel punto in sé per cui l'attore non recita più ma diventa quel personaggio"
GEPPY GLEIJESES
"Quando si dice che se ne va una fetta importante del teatro italiano, beh, questa volta è proprio vero". Geppy Gleijeses ha commentato così la notizia della scomparsa di Giorgio Albertazzi che, in veste di direttore, aveva ospitato più volte al Quirino Gassman, anche con il suo ultimo Mercante di Venezia la scorsa stagione. "Ci conoscevamo bene - ha raccontato Gleijeses - Era l'ultimo dei grandi della sua generazione. Cosa ci resta di lui oggi? Personalmente ricordo le battaglie con Vittorio Gassman".
ELISABETTA POZZI
Per l'attrice Elisabetta Pozzi "era un grandissimo maestro e un uomo dalla resistenza straordinaria che appartiene a una generazione ormai scomparsa. Dopo Carmelo Bene e Vittorio Gassman, era il pezzo mancante di una strepitosa triade che ora à lassù".