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Calano i rifiuti ma le tariffe corrono: Roma la città più cara

Dal 2011 a oggi, i prezzi hanno registrato un incremento del 22,7%: lo rende noto Confartigianato. I cittadini della Capitale pagano 249,90 euro ciascuno, il 50% in più rispetto alla media nazionale

Gli italiani producono sempre meno rifiuti, -10,1% negli ultimi 5 anni, ma le tariffe corrono al punto che, dal 2011 a oggi, sono salite del 22,7%. Lo rende noto Confartigianato. Maglia nera a Roma: i cittadini della Capitale pagano 249,90 euro ciascuno, il 50,9% in più rispetto alla media nazionale, che si attesta a 167,80 euro. Eppure solo il 9% dei romani ritiene la propria città pulita.

" C'è qualcosa che non va - denuncia il presidente dell'associazione, Giorgio Merletti -. Le tariffe dei servizi erogati da soggetti pubblici devono rispettare il mercato e non possono essere una variabile indipendente, troppo spesso utilizzata per fare cassa e mettere a posto i guasti di una cattiva gestione".

Non sono solo i romani a ritenersi insoddisfatti. A Palermo le cose vanno persino peggio. Si ritiene infatti soddisfatto del servizio solo il 7% dei cittadini.

Il rapporto stilato dalla Confederazione è allarmante: l'igiene urbana è costata alle tasche di famiglie e imprenditori italiani, nel 2014, in media 167,80 euro a testa, in totale 10,2 miliardi di euro. E siamo ultimi in Ue per livello di soddisfazione. A pagare, dopo i cittadini di Roma e del Lazio, i liguri con 212,7 euro per abitante, i toscani con 210,3 euro per abitante, i campani (196,7), i sardi (192,1) e gli umbri (182,2 euro).

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