Torna il fantastico mondo di Lewis Carroll con tutto il suo seguito di bizzarri e magici personaggi. Cappellaio Matto e un po' in crisi, compreso. E sarà ancora Johnny Depp a rivestirne i panni in questo "Alice attraverso lo specchio", in uscita in Italia il 25 maggio e sequel attesissimo di "Alice in Wonderland" di Tim Burton.
Questa volta però il grande regista lascia il comando a James Bobin e si "limita" a produrre il film, basato sempre su un romanzo di Lewis Carroll, "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovo", che l'autore scrisse nel 1871 come seguito al suo capolavoro. Bobin vi attinge per prenderne spunto e guarda, con un tocco più leggero rispetto a Burton, in un trionfo di colori, personaggi iconici (dal Brucaliffo a Humpty Dumpty) e effetti digitali, alle (complicate) sfere familiari dei personaggi.
Squadra che vince non si cambia e il cast infatti resta lo stesso con Mia Wasikowska in una versione di Alice ora ventenne, emancipata e moderna; Johnny Depp Cappellaio Matto e figlio in crisi; Anne Hathaway per la Regina Bianca e Helena Bonham Carter per la Regina rossa, sorelle separate da un trauma. Tra le new entry Sacha Baron Cohen, nei panni del Tempo, e Rhys Ifans, papà esigente del Cappellaio.
Alla prima londinese Johnny Depp si è presentato in una versione punkeggiante alla Edward mani di forbice, spettinato e rasato. Nel film è un Cappellaio in profonda crisi. Si è convinto infatti che i suoi famigliari creduti a lungo morti, siano ancora vivi, ma nessuno gli crede e così sta perdendo spirito e colori. Toccherà ad Alice, sfidare il pretenzioso Tempo (Baron Cohen a metà tra uomo e orologio) e la sua fidanzata Regina Rossa, sempre più arrabbiata, per scoprire la verità. Un viaggio nel passato tanto pericoloso quanto ricco, per tutti, di sorprese e risposte, come quella proprio sull'essenza del tempo: è un ladro, un furfante o regala doni?