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Aggressioni con acido, periti: "No a Martina e Alex genitori"

Il Tribunale dei minori dovrà decidere l'adottabilità del piccolo, stabilendo se affidarlo provvisoriamente ai nonni (su cui ci sarebbero dubbi) oppure se farlo adottare da una famiglia esterna

Alexander Boettcher e Martina Levato non avrebbero la "capacità genitoriale" per crescere e accudire il bimbo partorito dalla giovane, condannata a Milano nei due processi sulle aggressioni con l'acido. E' quanto emergerebbe dalle valutazioni dei due psichiatri, nominati periti dal Tribunale per i minorenni. Anche i nonni del piccolo non avrebbero la "capacità accuditiva".

Nella perizia, i due esperti farebbero riferimento ai fatti gravi compiuti da Martina e Alex, soffermandosi in particolare sull'entità della pena che i due dovranno scontare dopo aver collezionato un cumulo di condanne (pari complessivamente a 28 anni di carcere per l'ex bocconiana e a 37 anni per l'ex broker) per una serie di aggressioni con l'acido realizzate a Milano tra l'inizio di novembre e la fine del dicembre 2014.

Perplessità anche sui nonni - La relazione conterebbe alcuni accenni alle devianze sessuali di Alex e Martina emerse nel corso dei processi a loro carico. I periti esprimerebbero infine una serie di perplessità anche sui genitori di Martina e Alex, che hanno chiesto l'affidamento del piccolo nipote.

Il documento è stato trasmesso ai consulenti della famiglia Boettcher e Levato che dovranno mettere a punto le loro osservazioni. Tutta la documentazione dovrà poi essere depositata entro il 14 giugno ai giudici del Tribunale dei minori, titolari del procedimento sull'adottabilità del piccolo. Saranno loro a stabilire se affidarlo provvisoriamente ai nonni, in attesa che Martina e Alex scontino la loro pena in carcere, oppure se farlo adottare da una famiglia esterna.

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