SEGNALE DI SPERANZA

Papa abbraccia Imam Al Azhar: "L'incontro è messaggio"

Faccia a faccia di 25 minuti: era dal 2011 che i rapporti tra la moschea sunnita dell'università de Il Cairo e la Santa Sede erano interrotti

Un abbraccio e un faccia a faccia di circa 25 minuti: Papa Francesco ha incontrato il Grande Imam di Al Azhar Ahmed al Tayeeb. "L'incontro è il messaggio", avrebbe detto il Papa all'Imam, a dire che il solo fatto che ci sia stato questo evento ha un significato di per sè. L'Imam era accompagnato in Vaticano da otto persone. Nella delegazione con il Pontefice il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.

Il Grande Imama Ahmad al-Tayyeb è la massima autorità dell'Islam sunnita, confessione che raccoglie circa il 90% del mondo musulmano.

L'incontro con il Papa - Il Papa ha visto il Grande Imam dell'università sunnita de Il Cairo nella sua Biblioteca. Dopo l'incontro con il Papa, il Grande Imam di al Azhar ha successivamente visto con la sua delegazione il card. Tauran e gli altri rappresentanti vaticani che si occupano di dialogo interreligioso. Il Santo Padre ha donato ad al Tayyeb la sua enciclica Laudato si' e il medaglione che raffigura l'ulivo della pace.

"Comune impegno contro la violenza e il terrorismo" - Al termine del colloquio il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, ha parlato di un incontro "molto cordiale". "Hanno rilevato il grande significato di questo nuovo incontro nel quadro del dialogo fra la Chiesa cattolica e l'Islam. Poi - ha spiegato padre Lombardi - si sono intrattenuti sul tema del comune impegno delle autorità e dei fedeli delle grandi religioni per la pace nel mondo, il rifiuto della violenza e del terrorismo, la situazione dei cristiani nel contesto dei conflitti e delle tensioni nel Medio Oriente e la loro protezione".

L'interruzione dei rapporti  con la Santa Sede nel 2011 - Il prestigioso centro sunnita egiziano aveva deciso l'interruzione della propria collaborazione con la Santa Sede dopo che, a gennaio del 2011, Papa Benedetto XVI aveva citato un attentato ai copti di Alessandria tra i motivi per i quali è "urgente necessità per i governi della Regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose".

Parole interpretate a Il Cairo come ingerenza politica, tanto che il governo egiziano di allora richiamò il proprio ambasciatore presso la Santa Sede e l'università sunnita decise, evocando anche il discorso di Joseph Ratzinger a Ratisbona, di sospendere il dialogo con la Santa Sede. A febbraio scorso una delegazione vaticana si era recata in visita all'università di al-Azhar esprimendo la disponibilità ad ospitare il Grande Imam per un incontro con Papa Francesco.